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Gas tecnici e rischio di asfissia: Tool di calcolo

ID 14058 | | Visite: 6565 | Documenti Sicurezza ASLPermalink: https://www.certifico.com/id/14058

Gas tecnici e rischio di asfissia   Tool di calcolo

Gas tecnici e rischio di asfissia: Tool di calcolo

ID 14058 | 19.07.2021 / Tool XLS allegato

Valutazione del rischio di asfissia correlato all’utilizzo di gas tecnici in ambienti chiusi.

Il presente lavoro si pone l’obiettivo di fornire un approccio metodologico per la valutazione, a fini puramente orientativi, del rischio di asfissia correlato all’utilizzo di gas tecnici in ambienti chiusi. In condizioni incidentali le sostanze possono fuoriuscire dai loro sistemi di contenimento secondo diverse modalità in relazione alle caratteristiche di stoccaggio e alla velocità di emissione: sotto forma di gas/vapore (singola fase), di liquido che evapora in modo trascurabile nell’emissione (singola fase), di liquido che evapora massivamente in seguito al rilascio (modalità tipica dei gas liquefatti). Le più comuni sorgenti di emissione (SE) di gas nell’industria sono rappresentate da valvole, riduttori di pressione, connessioni rapide, attacchi di laboratorio, sfiati di processo, bombole, serbatoi di stoccaggio fissi o carrellati, pompe, compressori, ecc. Sono qui considerate solo sostanze sotto forma di gas, fatto salvo per l'anidride carbonica qualora presente in forma liquida a temperatura ambiente perché compressa in bombole (purchè la pressione sia superiore a 40,5 bar), nonché per l'azoto qualora presente in forma liquida a pressione atmosferica perché mantenuto refrigerato in contenitori dewar; in questo caso si considera un'emissione in ambiente dalla superficie del liquido con contenitore aperto.

Il metodo

La concentrazione media di ossigeno raggiunta in ambiente chiuso a seguito di rilascio di gas tecnico è stata determinata facendo riferimento sia, in via analogica, alle norme e guide tecniche relative alla classificazione delle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive (AtEx) in quanto in esse vengono forniti modelli generali per la stima delle portate di emissione di gas e liquidi dai relativi sistemi di contenimento, sia alla letteratura specifica reperita. Il metodo considera un "mescolamento perfetto" con l'aria dei gas tecnici rilasciati in ambiente chiuso attraverso la ventilazione e la dispersione nell'atmosfera, ovvero un processo di diluizione che comporti una concentrazione di ossigeno uniforme in tutto l'ambiente. Si ipotizza che il sistema di ventilazione sia realizzato in funzione della densità relativa all'aria dei gas tecnici presenti. Nel calcolo non sono stati utilizzati coefficienti di sicurezza. Una vera e propria classificazione delle zone di asfissia, in analogia alle zone con pericolo di esplosione, non è al momento prevista da alcuna norma tecnica comunitaria.

Bibliografia

1. Alicino M., Ferroni L., Lazzaro O., Valutazione dei rischi connessi con gli usi industriali dell’azoto - rev. 02, Università di Pisa, 2008
2. Bubbico, R., Cardarelli, S., De Caprariis, B., Mazzarotta B., Pesce, F., Valutazione dei rischi connessi con gli usi industriali dell’azoto, Università di Pisa, 2016
3. British Compressed Gases Association, The Management of risck when using gases in enclosed workplaces, Guidance Note 11, rev. 4:2018
4. Guida CEI 31-35:2012, Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)
5. Guida CEI 31-35;V1:2014, Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)
6. Guida CEI 31-35;Ab:2018, Atmosfere esplosive. Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)
7. Norma CEI EN 60079-10-1:2016, Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di gas

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Tags: Sicurezza lavoro Abbonati Chemicals Gas tossici

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