Materie soggette ad accensione spontanea ADR 2.2.42
ID 7478 | Rev. 1.0 del 20 Luglio 2021 | Documento completo in allegato
L'autoriscaldamento di una materia è un processo in cui la reazione graduale della materia con l'ossigeno (dell'aria) produce del calore. Se il tasso di produzione di calore è superiore al tasso di perdita di calore, la temperatura della materia aumenta, provocando, di conseguenza, dopo un periodo d'induzione, l'autoaccensione e la combustione.
L'ADR ha una specifica Classe 4.2 nella quale sono ricomprese quelle sostanze che sono suscettibili di riscaldamento spontaneo nelle normali condizioni di trasporto, oppure che possano riscaldarsi e poi incendiarsi a contatto dell'aria (autocombustione).
Es. di materie soggette ad accensione spontanea:
UN1361 CARBONE (ANIMALE O VEGETALE) UN 1362 (CARBONE ATTIVO) UN 1364 CASCAMI OLEOSI DI COTONE UN 1365 COTONE UMIDO UN 1372 FIBRE ANIMALI O VEGETALI, BRUCIATE, BAGNATE O UMIDE UN 1373 FIBRE O TESSUTI D'ORIGINE ANIMALE O VEGETALE O SINTETICA UN 1379 CARTA TRATTATA CON OLI INSATURI, NON COMPLETAMENTE SECCA (COMPRENDE CARTA CARBONE) UN 1387 CASCAMI DI LANA BAGNATI UN 1856 STRACCI OLEOSI UN 1857 CASCAMI TESSILI BAGNATI
CAPITOLO 2.2 - DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER LE DIVERSI CLASSI
2.2.42.
Classe 4.2 - Materie soggette ad accensione spontanea
2.2.42.1.Criteri
2.2.42.1.1.
Il titolo della classe 4.2 comprende:
- le materie piroforiche, che sono materie, comprese miscele e soluzioni, liquide o solide, che anche in piccola quantità, a contatto con l'aria, si accendono entro 5 minuti. Queste materie, tra quelle della presente classe, sono le più soggette all'accensione spontanea; e
- le materie e gli oggetti autoriscaldanti, che sono materie e oggetti, comprese miscele e soluzioni, che, a contatto con l'aria, sono suscettibili d'autoriscaldarsi senza apporto d'energia. Queste materie possono accendersi solo se in grande quantità (chilogrammi) e dopo un lungo lasso di tempo (ore o giorni).
2.2.42.1.2.
Le materie e gli oggetti della classe 4.2 sono suddivisi come segue:
S Materie soggette ad accensione spontanea senza pericolo sussidiario:
S1 Organiche, liquide;
S2Organiche, solide;
S3 Inorganiche, liquide;
S4 Inorganiche, solide;
S5 Organometalliche;
S6 Oggetti;
SW Materie soggette ad accensione spontanea che, a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili;
SO Materie soggette ad accensione spontanea, comburenti;
ST Materie soggette ad accensione spontanea, tossiche:
ST1 Organiche, tossiche, liquide;
ST2 Organiche, tossiche, solide;
ST3 Inorganiche, tossiche, liquide;
ST4 Inorganiche, tossiche, solide;
SC Materie soggette ad accensione spontanea, corrosive:
SC1 Organiche, corrosive, liquide;
SC2 Organiche, corrosive, solide;
SC3 Inorganiche, corrosive, liquide;
SC4 Inorganiche, corrosive, solide;
Proprietà
2.2.42.1.3.
L'autoriscaldamento di una materia è un processo in cui la reazione graduale della materia con l'ossigeno (dell'aria) produce del calore. Se il tasso di produzione di calore è superiore al tasso di perdita di calore, la temperatura della materia aumenta, provocando, di conseguenza, dopo un periodo d'induzione, l'autoaccensione e la combustione.
Classificazione
2.2.42.1.4.
Le materie e gli oggetti classificati nella classe 4.2 sono elencati nella Tabella A del capitolo 3.2. L'assegnazione di materie e oggetti non nominativamente menzionati nella Tabella A del capitolo 3.2 alla pertinente rubrica n.a.s. specifica del 2.2.42.3, secondo le disposizioni del capitolo 2.1, può essere basata sull'esperienza o sui risultati delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, parte III, sottosezione 33.4 [1]. L'assegnazione alle rubriche n.a.s. generiche della classe 4.2 deve essere basata sui risultati delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, parte III, sottosezione 33.4 [1]; l'esperienza dovrà essere presa ugualmente in considerazione quando conduca ad un'assegnazione più severa.
2.2.42.1.5.
Quando le materie e gli oggetti non nominativamente menzionati sono assegnati ad una delle rubriche enumerate nel 2.2.42.3 sulla base delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, parte III, sottosezione 33.4 [1], si devono applicare i seguenti criteri:
a) i solidi piroforici devono essere assegnati alla classe 4.2 quando essi si infiammano cadendo da un'altezza di 1 m o entro 5 minuti;
b) i liquidi piroforici devono essere assegnati alla classe 4.2 quando:
i) versati su un supporto inerte si infiammano entro 5 minuti, oppure
ii) in caso di risultato negativo della prova secondo i), versati su una carta da filtro, secca, corrugata (filtro Whatman n. 3), si infiammano o carbonizzano entro 5 minuti
c) le materie per le quali, entro 24 ore, si è osservata un'accensione spontanea o un aumento della temperatura superiore a 200 °C in un campione cubico di 10 cm di lato, ad una temperatura di prova di 140 °C, devono essere assegnate alla classe 4.2. Questo criterio si basa sulla temperatura d'accensione spontanea del carbone di legna, che è di 50 °C per un campione cubico di 27 m3. Le materie aventi una temperatura d'accensione spontanea superiore a 50 °C per un volume di 27 m3 non devono essere classificate nella classe 4.2.
NOTA:
1. Le materie trasportate in colli di volume non superiore a 3 m3 sono esentate dalla classe 4.2 se, dopo una prova eseguita mediante un campione cubico di 10 cm di lato a 120 °C, non si nota durante 24 ore nessuna infiammazione spontanea né aumento di temperatura a più di 180 °C.
2. Le materie trasportate in colli di volume non superiore a 450 litri sono esentate dalla classe 4.2 se, dopo una prova eseguita mediante un campione cubico di 10 cm di lato a 100 °C, non si nota durante 24 ore nessuna infiammazione spontanea né aumento di temperatura a più di 160 °C.
3. Essendo stabilito che le materie organometalliche possono essere classificate nelle classi 4.2 o 4.3 con dei pericoli sussidiari supplementari in funzione delle loro proprietà, uno specifico diagramma di determinazione per la classificazione di queste materie è presentato al 2.3.5.
2.2.42.1.6. Quando le materie della classe 4.2, in seguito ad aggiunte, passano in altri livelli di rischio diversi da quelli ai quali appartengono le materie nominativamente menzionate nella Tabella A del capitolo 3.2, queste miscele devono essere assegnate alle rubriche alle quali appartengono in base al loro livello di rischio.
NOTA: Per classificare le soluzioni e le miscele (come i preparati e i rifiuti), cfr. anche 2.1.3.
2.2.42.1.7. Sulla base delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, parte III, sottosezione 33.4 [1] e dei criteri del 2.2.42.1.5, si può ugualmente determinare se la natura di una materia nominativamente menzionata è tale che la materia non è sottoposta alle disposizioni di questa classe.
Assegnazione ai gruppi d'imballaggio
2.2.42.1.8.
Le materie e gli oggetti classificati nelle diverse rubriche della Tabella A del capitolo 3.2 devono essere assegnati ai gruppi d'imballaggio I, II o III sulla base delle procedure di prova secondo il Manuale delle prove e dei criteri, parte III, sottosezione 33.4 [1], secondo i seguenti criteri:
a) le materie piroforiche devono essere assegnate al gruppo d'imballaggio I;
b) le materie e gli oggetti autoriscaldanti nei quali, in un campione cubico di 2,5 cm di lato, ad una temperatura di prova di 140°, entro 24 ore si è osservata un'accensione spontanea o un aumento della temperatura a più di 200 °C, devono essere assegnati al gruppo d'imballaggio II. Le materie con una temperatura d'accensione spontanea superiore a 50 °C per un volume di 450 litri non devono essere assegnate al gruppo d'imballaggio II; c) le materie poco autoriscaldanti nelle quali, in un campione cubico di 2,5 cm di lato, non sono osservati i fenomeni citati in b) nelle condizioni date, ma che in un campione cubico di 10 cm di lato, ad una temperatura di prova di 140 °C, entro 24 ore, si è osservata un'accensione spontanea o un aumento della temperatura a più di 200 °C, devono essere assegnate al gruppo d'imballaggio III.
2.42.2. Materie non ammesse al trasporto
Le seguenti materie non sono ammesse al trasporto:
- n. ONU 3255 IPOCLORITO DI ter-BUTILE - i solidi autoriscaldanti, comburenti, assegnati al n. ONU 3127, a meno che non soddisfino le disposizioni relative alla classe 1 (cfr. anche 2.1.3.7).
2.2.42.3. Lista delle rubriche collettive
Materie soggette ad accensione spontanea
Senza pericolo sussidiario S
Organiche
Liquide
S1
2845
LIQUIDO ORGANICO PIROFORICO, N.A.S.,
3183
LIQUIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.
Solide
S2
1373
FIBRE o TESSUTI D'ORIGINE ANIMALE o VEGETALE o SINTETICA, N.A.S., impregnate d'olio
2006
MATERIE PLASTICHE A BASE DI NITROCELLULOSA, AUTORISCALDANTI, N.A.S.
3313
PIGMENTI ORGANICI AUTORISCALDANTI
2846
SOLIDO ORGANICO PIROFORICO, N.A.S.
3088
SOLIDO ORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.
Inorganiche
Liquide
S3
3194
LIQUIDO INORGANICO PIROFORICO, N.A.S.
3186
LIQUIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.
Solide
S4
1383
METALLO PIROFORICO, N.A.S. o
1383
LEGA PIROFORICA, N.A.S.
1378
CATALIZZATORE METALLICO UMIDIFICATO con un eccesso visibile di liquido
2881
CATALIZZATORE METALLICO SECCO
3189 a)
POLVERE METALLICA AUTORISCALDANTE, N.A.S.
3205
ALCOLATI DEI METALLI ALCALINO-TERROSI, N.A.S.
3200
SOLIDO INORGANICO PIROFORICO, N.A.S.
3190
SOLIDO INORGANICO AUTORISCALDANTE, N.A.S.
Organometalliche S5
3391
MATERIA ORGANOMETALLICA SOLIDA PIROFORICA
3392
MATERIA ORGANOMETALLICA LIQUIDA PIROFORICA
3400
MATERIA ORGANOMETALLICA SOLIDA AUTORISCALDANTE
Oggetti S6
3542
OGGETTI CONTENENTI MATERIA SOGGETTA AD ACCENSIONE SPONTANEA N.A.S. [1]
NOTA: a) La polvere fine e la polvere di metalli non tossici non autoriscaldante, ma che, tuttavia, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili, sono materie della classe 4.3
[1] Parole così sostituite dagli emendamenti ADR 2021.
Etichetta materie soggette ad accensione spontanea
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