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Relazione annuale ANAC 2025

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Relazione annuale ANAC 2025

Relazione annuale ANAC 2025

Relazione sull'attività svolta nel 2024
Camera dei deputati - Sala della Regina - 20 maggio 2025 - ore 11:00

INTRODUZIONE
Il percorso di ANAC tra prevenzione, supporto e semplificazione

Capitolo 1 Il confronto con gli organi istituzionali e le relazioni con gli stakeholders

Capitolo 2 Le relazioni internazionali
Capitolo 3 Le attività regolatoria e consultiva, l’obiettivo trasparenza e la misurazione del rischio corruttivo
Capitolo 4 L’attività di vigilanza sulla prevenzione della corruzione e la tutela della trasparenza
Capitolo 5 Il mercato dei contratti pubblici
Capitolo 6 L’attività di indirizzo sulla nuova disciplina del Codice dei contratti
Capitolo 7 La qualificazione delle stazioni appaltanti
Capitolo 8 I pareri di precontenzioso, l’attività consultiva e i pareri motivati
Capitolo 9 L’arbitrato e le attività della Camera arbitrale
Capitolo 10 La vigilanza preventiva e le misure straordinarie di gestione delle imprese
Capitolo 11 La vigilanza collaborativa
Capitolo 12 La vigilanza speciale, la vigilanza sulle concessioni, sul partenariato pubblico-privato e sulle centrali di committenza
Capitolo 13 L’attività di vigilanza sui lavori pubblici
Capitolo 14 L’attività di vigilanza sui contratti di servizi e forniture
Capitolo 15 L’attività di vigilanza e sanzionatoria sulle SOA e sugli operatori economici e la gestione del Casellario informatico
Capitolo 16 Comunicazione, servizi digitali e organizzazione

La presente Relazione, predisposta ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera g), della legge 6 novembre 2012, n. 190, e dell’articolo 222, comma 3, lettera e), del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, illustra l’attività svolta dall’Autorità Nazionale Anticorruzione nel 2024; anno che segna anche il primo decennio di esistenza e lavoro di ANAC, da quando, nel giugno del 2014, il suo profilo è stato riconfigurato ad opera del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90.

Già lo scorso anno, in occasione della presentazione alla Camera dei deputati della Relazione riferita al 2023, si è avuto modo di ricordare come in questi dieci anni l’Autorità abbia posto l’accento sulla collaborazione più che sulla sanzione, sulla soluzione più che sull’evidenziazione dei problemi, sull’efficacia delle azioni più che sull’adempimento formale.

Proseguendo in questa direzione, il 2024 si è caratterizzato per alcune importanti novità che hanno contribuito a trasformare significativamente diversi rilevanti ambiti di attività delle pubbliche amministrazioni.

Sul fronte dei presidi anticorruzione e della trasparenza amministrativa, ANAC, nel portare avanti le attività regolatorie, consultive e di controllo di propria competenza, ha potenziato l’affiancamento alle amministrazioni, ponendo particolare attenzione alle realtà più fragili e agli enti di minore dimensione. Si segnalano, al riguardo, l’Aggiornamento 2024 del Piano Nazionale Anticorruzione, con un focus specifico proprio sui piccoli Comuni, la vigilanza, anche collaborativa, sulle misure di prevenzione, in ottica di supporto piuttosto che sanzionatoria, e la creazione di nuovi strumenti digitali e di semplificazione.

La messa a punto degli schemi di pubblicazione dei dati oggetto degli obblighi di trasparenza e l’implementazione del sistema per la predisposizione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (o della sezione “Anticorruzione e trasparenza” del Piano Integrato di Attività e Organizzazione), fornito ai piccoli Comuni di alcune Regioni del Mezzogiorno, rappresentano due esempi di come sia possibile semplificare l’attività mantenendo, se non addirittura innalzando, gli standard di prevenzione, grazie alle nuove
tecnologie e al più facile utilizzo degli strumenti digitali.

Tra gli aspetti che hanno avuto maggiore impatto sulle amministrazioni vi è senz’altro l’entrata a pieno regime del nuovo Codice di cui al d.lgs. n. 36/2023 e, segnatamente, della digitalizzazione, operativa dal 1° gennaio 2024, con un cambiamento di paradigma nella gestione dei contratti pubblici. Dopo una prima fase critica dovuta alla repentina introduzione dell’ecosistema di approvvigionamento digitale e al coinvolgimento nello stesso di una pluralità di enti e attori aventi caratteristiche e ruoli diversi, le stazioni appaltanti e gli operatori economici hanno “preso confidenza” con i nuovi strumenti, i cui vantaggi, sia in termini di semplificazione ed efficienza sia sotto il profilo della trasparenza e della controllabilità delle procedure, sono apparsi sempre più evidenti e si sono consolidati nel corso dei mesi.
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