Protocollo UE gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione / IT 2024
Appunti Ambiente | ||
Newsletter n. 102591 del 14 Giugno 2025 | ||
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Protocollo UE gestione rifiuti da costruzione e demolizione / IT 2024 ID 22534 | 11.06.2025 / In allegato Ed. 2016 e 2024 (traduzione 2025) Edizione aggiornata 2024 con orientamenti per le verifiche pre-demolizione e pre-ristrutturazione delle opere di costruzione. La finalità del protocollo UE per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione è accrescere la fiducia nei processi di gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione, come pure nei prodotti riutilizzati e nei materiali riciclati. Poiché i rifiuti da costruzione e demolizione rappresentano il principale flusso di rifiuti nell'UE, da una migliore gestione di questi rifiuti possono scaturire notevoli benefici ambientali, economici e sociali. Il protocollo riguarda l'intero processo di gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione e fornisce orientamenti sugli aspetti elencati di seguito. - Identificazione dei rifiuti mediante verifiche pre-demolizione e preristrutturazione. Le verifiche prima della demolizione o della ristrutturazione sono fondamentali per individuare i potenziali di riutilizzo, le sostanze e le miscele pericolose, le quantità e i flussi di rifiuti. Le verifiche comprendono studi sulla documentazione dell'edificio, indagini sul campo, campionamenti/prove e raccomandazioni sulle opzioni di gestione dei rifiuti. La competenza degli ispettori e la tracciabilità sono importanti ai fini dell’assicurazione della qualità. - Demolizione selettiva. Lo smantellamento selettivo consente la rimozione sicura di sostanze, miscele e materiali pericolosi (ad esempio amianto) e migliora la separazione alla fonte per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero. La demolizione selettiva parte dalla preparazione di un piano di demolizione che specifica la sequenza, i ruoli, la logistica e la documentazione. La demolizione selettiva garantisce la separazione dei rifiuti pericolosi dai rifiuti non pericolosi. • Logistica dei rifiuti. La documentazione garantisce la trasparenza e la tracciabilità, che sono fondamentali per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione. La logistica dovrebbe ridurre al minimo le distanze di trasporto, utilizzare in modo efficiente le stazioni di trasferimento e garantire un adeguato stoccaggio per mantenere la qualità dei materiali e attenuare i rischi ambientali quali polveri e deflussi. - Trasformazione e trattamento dei rifiuti. La gerarchia dei rifiuti (prevenire, ridurre, preparare per il riutilizzo e riutilizzare, riciclare e recuperare) è la bussola per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione. Il protocollo riguarda le opzioni di trattamento disponibili per vari flussi di rifiuti (cemento, plastica, metalli, vetro, legno, gesso, materiali isolanti ecc.) e mette in evidenza le opzioni per il riutilizzo in sito e fuori sito, la preparazione per il riutilizzo attraverso la pulizia e la riparazione, il riciclaggio e altri tipi di recupero. - Gestione della qualità. Per accrescere la fiducia nei prodotti riutilizzati e nei materiali riciclati è fondamentale che la qualità sia garantita in tutte le fasi (verifiche, demolizione, logistica e trattamento). Ciò comprende, se del caso, monitoraggio, documentazione, sistemi di certificazione, norme di prodotto e criteri relativi alla cessazione della qualifica di rifiuto. - Quadro politico. Nel protocollo sono formulate raccomandazioni per le autorità in merito all'elaborazione di regolamenti, strategie e meccanismi di applicazione utili. Per superare gli ostacoli normativi, economici, tecnici e sociali è necessario che si facciano sforzi concertati e che vi sia collaborazione tra l'industria, le autorità e la società. Al fine di agevolare la circolarità nelle attività di costruzione e demolizione in tutta l'UE, il protocollo pone l'accento sulla responsabilità condivisa, a partire dall'individuazione delle opportunità di riutilizzo fino ad arrivare alla garanzia di materiali riciclati di qualità. [...] Finalità, ambito di applicazione e obiettivo del protocollo 1. I rifiuti da costruzione e demolizione (CDW) costituiscono il più grande flusso di rifiuti nell'UE e rappresentano quasi il 40% del totale dei rifiuti prodotti [11]. Si stima che tra il 2020 e il 2050, in termini assoluti, il flusso totale di tali rifiuti generato dalle attività di demolizione e ristrutturazione raddoppierà [12]. La quantità di rifiuti da costruzione e demolizione recuperati è aumentata nel tempo grazie a iniziative dell'UE che promuovono la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio. Tuttavia la maggior parte dei rifiuti da costruzione e demolizione è trattata principalmente attraverso il riempimento o il recupero di bassa qualità. Le opzioni di riutilizzo, preparazione per il riutilizzo e riciclaggio, pur se esistenti, non sono attuate in misura sufficiente. I dati dimostrano inoltre che aumentando il riutilizzo, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di alta qualità dei rifiuti da costruzione e demolizione nell'UE si potrebbero abbattere quantità significative di emissioni di gas a effetto serra, dando così un importante contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Una maggiore efficienza e circolarità dei materiali nella gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione potrebbe contribuire alla circolarità generale dell'economia dell'UE, alla riduzione degli impatti ambientali derivanti dall'estrazione mineraria e dalla produzione di materie prime primarie nonché all'accesso dell'UE alle materie prime critiche e strategiche [13, 14]. La gerarchia dei rifiuti fornisce orientamenti chiari sulla definizione dell'ordine di priorità delle opzioni di gestione dei rifiuti e dovrebbe essere presa in considerazione nei progetti di C&D e nella gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione. Figura 1 La bussola per la gestione dei rifiuti nell'UE è la "gerarchia dei rifiuti" in cinque fasi istituita dalla direttiva quadro sui rifiuti. Stabilisce un ordine di preferenza per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti [2] La diffusione della preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione nell'UE è ostacolata da barriere di natura normativa, tecnica, economica e legate alla consapevolezza [14]. La gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione varia da paese a paese e dipende dalla legislazione nazionale, dalle prassi consolidate e dalle infrastrutture. Cattive pratiche di demolizione e di raccolta costituiscono una strozzatura, in quanto le risorse provenienti dalla demolizione e dalla ristrutturazione spesso possono essere contaminate e non possono essere facilmente preparate per il riutilizzo o riciclate. La percezione che i costi del riciclaggio siano elevati e la presenza di altri vincoli economici contribuiscono all'assenza di mercati ben funzionanti per alcune frazioni di rifiuti da costruzione e demolizione e la mancanza di conoscenza dei sistemi di riciclaggio e di altre soluzioni e di coordinamento tra gli attori rappresenta un ulteriore ostacolo [...] Collegati ![]() |
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