Il documento nasce a seguito della recente pandemia di SARS-COV-2 che, a partire dalla fine del 2019, ha pesantemente inciso su tutti gli aspetti della vita del Paese, tra cui anche le modalità di fruizione degli ambienti.
Già prima della pandemia le persone trascorrevano circa l’80% del tempo in ambienti chiusi. Le restrizioni dovute alla recente emergenza sanitaria, soprattutto le misure di lockdown adottate in numerosi Paesi, hanno ulteriormente incrementato questa percentuale.
In questo scenario, la qualità dell’aria ha assunto una valenza ancora maggiore, dovendo garantire anche le necessarie condizioni di sicurezza per contribuire a ridurre il rischio di contagio soprattutto in quegli ambienti non residenziali, luoghi di aggregazione, come scuole, uffici, centri commerciali, cinema, teatri, palestre e musei, indispensabili per la nostra vita sociale, economica e culturale.
Come ormai dimostrato da numerosi studi scientifici, la trasmissione del virus avviene non solo tramite contatto con superfici o oggetti contaminati o per contatto stretto con persone infette attraverso secrezioni della bocca e del naso, ma anche per via aerea. Il virus, infatti, può anche essere aero-trasportato dal normale aerosol presente nei luoghi chiusi e diffondersi in ambiente.
In aggiunta alle misure di distanziamento, igiene e protezione personale, anche una corretta ventilazione consente di ridurre il rischio di contagio, attraverso la diluizione e la riduzione della concentrazione della carica virale eventualmente presente negli ambienti.
La progettazione e la gestione degli impianti di climatizzazione e ventilazione devono pertanto cercare di bilanciare esigenze diverse e tra loro contrastanti: quelle legate al risparmio energetico, che in questi ultimi anni sono state forse predominanti, con quelle della salubrità degli ambienti e della tutela della salute degli occupanti, che la recente pandemia ha ribadito essere fondamentali.
In questo contesto, la filtrazione dell’aria assume un ruolo rilevante: sistemi di filtrazione correttamente progettati, installati e gestiti consentono di ridurre il numero di particelle presenti nell’aria che possono trasportare il virus e quindi limitare la necessità di aumentare eccessivamente le portate d’aria degli impianti di climatizzazione e ventilazione.