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ID 24975 | 25.11.2025 / Preview in allegato
UNI 11997:2025
Sabbia di vetro - Metodo per la determinazione del contenuto di materiale inorganico estraneo al vetro
La norma definisce un metodo di analisi per la determinazione del contenuto di materiali ceramici ed inerti, ovvero non organici, non metallici e non vetrosi, nella sabbia di vetro. Il metodo si applica alle sabbie di vetro, ovvero a granella di vetro di dimensioni minori di 1 mm.
Il metodo di analisi può essere applicato a granella di vetro di dimensioni comprese tra 1 mm e 5 mm. L'argomento oggetto della presente norma nasce dall'esperienza maturata con l'applicazione da parte del mercato della UNI/PdR 31:2017 "Sabbia di vetro - Metodo per la determinazione del contenuto di materiale inorganico estraneo al vetro".
La sabbia di vetro è utilizzata nella produzione di contenitori in vetro come materia prima sostitutiva del rottame di vetro. Essa è ottenuta tramite macinazione della frazione fine del rottame di vetro assieme alla frazione di scarto delle macchine selezionatrici della ceramica installate presso gli impianti di trattamento del rottame. La macinazione può avvenire a secco o a umido.
Il Regolamento (UE) N. 1179/2012 della Commissione del 10 dicembre 2012, recante i criteri che determinano quando i rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (Regolamento End of Waste), prevede che possano essere riutilizzati nella produzione di vetro solamente materiali provenienti dalla raccolta di contenitori in vetro, vetro piano e casalingo senza piombo (è accettata la possibilità che il rottame grezzo contenga quantità minori di altri vetri).
La sabbia di vetro rientra tra questi materiali.
Il Regolamento End of Waste prevede inoltre dei limiti di accettabilità per i materiali estranei (ceramica, ferro, ecc.) che devono essere rispettati e certificati dal produttore per ogni lotto di materiale prodotto (rottame di vetro o sabbia di vetro).
I criteri di accettabilità previsti da tale Regolamento sono i seguenti:
a) Metalli ferrosi:
50 ppm
b) Metalli non ferrosi:
60 ppm
c) Materiali inorganici non metallici:
100 ppm per rottame di pezzatura maggiore di 1 mm 1500 ppm per rottame di pezzatura minore di 1 mm
d) Materiali organici
2000 ppm
Per la sabbia di vetro il limite da rispettare per i “materiali inorganici non metallici” è di 1500 ppm essendo questa caratterizzata da una granulometria sempre minore di 1 mm.
Il Regolamento End of Waste definisce anche le modalità di analisi che devono essere adottate presso l’impianto: “ad intervalli adeguati devono essere analizzati gravimetricamente dei campioni rappresentativi di rottami di vetro per misurarne le componenti totali non vetrose. Le componenti non vetrose devono essere analizzate mediante pesatura, dopo separazione meccanica o manuale (come meglio opportuno) dei materiali sotto un attento controllo visivo”.
Tale metodologia bene si adatta all’analisi di rottame di dimensioni superiori al millimetro, dove il materiale può essere discriminato semplicemente tramite cernita manuale; per materiali di dimensioni inferiori non è direttamente applicabile.
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Data entrata in vigore: 13 novembre 2025
Sostituisce: UNI/PdR 31:2017
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Fonte: UNI
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