UNI/PdR 159:2024 | Lavoro inclusivo delle persone con disabilità
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UNI/PdR 159:2024 | Lavoro inclusivo delle persone con disabilità
ID 21239 | 25.01.2024
UNI/PdR 159:2024 Lavoro inclusivo delle persone con disabilità - Indirizzi operativi
La prassi di riferimento definisce degli indirizzi operativi in ordine all'attuazione di politiche inclusive di lavoro per le persone con disabilità nelle organizzazioni.
L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità rappresenta una delle grandi sfide culturali che oggi la società moderna, le Nazioni e il mercato del lavoro si stanno trovando ad affrontare.
Ne è la prova la sottoscrizione nel 2015 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che riporta 17 obiettivi, comuni a tutti i Paesi firmatari, volti a ottenere un futuro migliore e più sostenibile. Tali Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDG) - corredati da 169 sotto-obiettivi - sono orientati, ad esempio, al raggiungimento dell’uguaglianza tra gli esseri umani, all’eliminazione della povertà e della fame nel mondo, alla protezione del nostro pianeta dalla minaccia dei cambiamenti climatici e alla salvaguardia della pace e della giustizia.
Tra questi, ve ne sono alcuni dedicati, specificamente o meno, alle persone con disabilità, considerate soggetti vulnerabili che necessitano di essere sostenute ed incluse nel sistema sociale.
Con uno sguardo più mirato al nostro panorama nazionale, nel 2021, le persone con disabilità (ufficialmente riconosciute) rappresentavano il 21,4% della popolazione italiana (circa 12 milioni di persone su 59 milioni di abitanti). La percentuale si suddivide inoltre in:
-16,4% di persone con limitazioni non gravi: di queste, il 28,9% risulta essere occupato;
- 5% di persone con limitazioni gravi: di queste, solo il 12% risulta essere occupato.
Certo, questi numeri sono stati anche contaminati dalla recente pandemia, che in diverse forme ha rallentato e messo alla prova non solo il mercato del lavoro italiano, ma quello mondiale. Ciò ha quindi avuto delle ricadute maggiormente rilevanti su quella parte della popolazione che soffre condizioni di maggior svantaggio, tra cui, in particolare, le persone con disabilità. Anche in relazione al genere, si può notare una differenza abbastanza marcata tra uomini e donne, che vede il 58,8% di occupati di sesso maschile e il 41,2% di occupate di sesso femminile.
Un dato positivo riguarda, invece, la stabilità contrattuale della parte di popolazione con disabilità occupata: infatti, sia per gli uomini che per le donne, la tipologia contrattuale più utilizzata è quella del contratto a tempo indeterminato, che in entrambi i casi si aggira intorno al 93,5%. Questa elevata percentuale rivela la difficoltà per le aziende e le organizzazioni italiane (soggette agli obblighi della Legge 68/1999) nel trovare candidati e candidate opportuni/e ed adeguati/e alle proprie esigenze.
Proprio i sopra citati Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare i numeri 3, 8, 9, 10 e 11, hanno iniziato ad apportare un cambiamento culturale, che lentamente ma in maniera progressiva, si sta diffondendo in Italia, raggiungendo le imprese e le pubbliche amministrazioni. La consapevolezza che sia importante riconoscere le abilità e capacità di ogni essere umano, compresi quelli con una disabilità, rappresenta il ribaltamento di un paradigma, secondo cui sono le organizzazioni, dotate di maggiori risorse e possibilità rispetto a una singola persona, a impegnarsi attivamente per adattarsi e diventare accessibili e inclusive, verso un sempre maggior numero di persone con disabilità.
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Nota procedurale: La prassi di riferimento è stata elaborata dal Tavolo "Lavoro inclusivo nelle imprese lombarde" condotto da UNI e costituito da: Marta Crimella - Project Leader (Provincia di Lecco), Elena Garbelli - Project Leader (AFOL Metropolitana), Claudio Arcari (CGIL Lombardia), Giovanni Banfi (UICI), Alessandra Bezzecchi (Provincia di Mantova), Sara Bittollo (Provincia di Monza e della Brianza), Vittoria Brunelli (Città Metropolitana di Milano), Giuseppe Bruni (Confcooperative Federsolidarietà), Margherita Caristi (INAIL), Andrea Cremonesi (Regione Lombardia), Fabio Ferri (Confcooperative Federsolidarietà), Daniele Fico (Confcooperative Federsolidarietà), Miriam Garbi (Provincia di Como), Barbara Guardamagna (CISL Lombardia), Antonio Lo Greco (Provincia di Monza e della Brianza), Cristina Marcora (Confindustria Lombardia), Arianna Moreschi (Confindustria Lombardia), Michela Rusciano (UIL Milano e Lombardia), Marianna Pappalardo (Provincia di Como), Stefano Tomasoni (Unioncamere Lombardia), Cristina Vitali (Provincia di Brescia)
Data entrata in vigore: 25 gennaio 2024
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SOMMARIO
0 INTRODUZIONE
0.1 CONTESTO
0.2 LA NECESSITÀ DI DEFINIRE INDIRIZZI APPLICATIVI PER IL LAVORO INCLUSIVO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI
3 TERMINI E DEFINIZIONI
4 PRINCIPIO
5 ELEMENTI BASE PER L’INCLUSIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ NEL LAVORO
5.1 GENERALITÀ
5.2 CULTURA DELL’INCLUSIONE
6 INDIRIZZI APPLICATIVI PER L’INCLUSIONE LAVORATIVA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
6.1 AZIONI PRELIMINARI
6.2 PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI
6.3 DEFINIZIONE DEL PIANO STRATEGICO
6.4 MONITORAGGIO DELLE AZIONI
7 COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA
APPENDICE A
STRUMENTI PER LE AZIENDE PER ADEMPIERE AGLI OBBLIGHI DELLA LEGGE 68/1999 IN MANIERA INCLUSIVA (INFORMATIVA)
BIBLIOGRAFIA
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Fonte: UNI
Collegati
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Prevenzione incendi e disabilità
DM 14 giugno 1989 n. 236
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