EN 61140 Protezione contro i contatti elettrici
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EN 61140 (CEI 0-13) / Protezione contro contatti elettrici: aspetti comuni per impianti e apparecchiature
ID 4564 | 01.09.2017 / In allegato
Il presente documento è estratto dalla norma EN 61140 (CEI 0-13) Ed. 3.0 del 05.2004, norma fondamentale di sicurezza, e tratta la protezione da contatti elettrici per apparecchiature ed impianti.
La EN 61140 (CEI 0-13) Ed. 3.0 del 05.2004 è sostituita da EN 61140 (CEI 0-22) Ed. 4.0 di Novembre 2022
EN 61140 (CEI 0-13)
Protezione contro i contatti elettrici - Aspetti comuni per gli impianti e le apparecchiature
Protection against electric shock - Common aspects for installation and equipment
La presente Norma è una Pubblicazione Fondamentale di Sicurezza destinata all’uso da parte dei Comitati Tecnici durante la preparazione delle norme in accordo con i principi della Guida IEC 104 e della Guida ISO/IEC 51.
La presente Norma si applica alla protezione delle persone e degli animali contro i contatti elettrici.
Essa è destinata a fornire i principi fondamentali e le prescrizioni comuni agli impianti, ai sistemi e dai componenti elettrici o necessari per il loro coordinamento.
La presente Norma è stata preparata per gli impianti, i sistemi ed i componenti elettrici senza unlimite di tensione.
Ci sono alcuni articoli nella presente Norma che si riferiscono ad impianti, sistemi e componenti elettrici a bassa tensione e ad alta tensione. Ai fini della presente Norma, bassa tensione è qualsiasi tensione nominale fino a 1000 V in c.c. o 1500 V in c.a, compresi. Alta tensione è qualsiasi tensione nominale superiore a 1000 V in c.c. o 1500 V in c.a.
Premessa
5 PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE (ELEMENTI DI MISURE DI PROTEZIONE)
5.1 Provvedimenti per la protezione principale
5.2 Provvedimenti per la protezione in caso di guasto
5.3 Provvedimenti per la protezione rinforzate
6 MISURE DI PROTEZIONE
6.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione
6.1 Protezione mediante isolamento doppio o rinforzato
6.3 Protezione mediante collegamento equipotenziale
6.4 Protezione mediante separazione elettrica
6.5 Protezione mediante luoghi non conduttori (bassa tensione)
6.6 Protezione mediante SELV
6.7 Protezione mediante PELV
6.8 Protezione mediante limitazione della corrente di contatto, a regime stabile, e della carica
6.9 Protezione mediante altre misure
7 COORDINAMENTO DEI COMPONENTI ELETTRICI E DEI PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE IN UN IMPIANTO ELETTRICO
7.1 Componente elettrico di classe 0
7.2 Componente elettrico di classe I
7.3 Componente elettrico di classe II
7.4 Componente elettrico di classe III
7.5 Correnti di contatto, correnti nel conduttore di protezione, correnti di dispersione
7.6 Distanze di sicurezza e distanze limite e cartelli di avvertimento per gli impianti ad alta tensione
Fonti
Excursus
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Definizioni
Persona esperta (nelle attività elettriche)
Persona in possesso di specifica istruzione ed esperienza tali da consentirle di prevenire i pericoli che l’elettricità può presentare
Persona avvertita (nelle attività elettriche)
Persona adeguatamente avvisata od avvisata da persone esperte per metterla in grado di prevenire i pericoli che l’elettricità può presentare
Persona ordinaria
Persona non formata e non istruita nel campo delle attività elettriche
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5 PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE (ELEMENTI DI MISURE DI PROTEZIONE)
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5.1 Provvedimenti per la protezione principale
La protezione principale deve consistere in uno o più provvedimenti che, in condizioni ordinarie, impediscano il contatto con parti attive pericolose.
I paragrafi da 5.1.1 a 5.1.8 specificano alcuni provvedimenti per la protezione principale:
5.1.1 Isolamento principale
5.1.2 Barriere o involucri
5.1.3 Ostacoli
5.1.4 Collocazione fuori portata di mano
5.1.5 Limitazione della tensione
5.1.6 Limitazione della corrente di contatto, a regime stabile, e della carica
5.1.7 Gradiente del potenziale
5.1.8 Altri provvedimenti
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5.2 Provvedimenti per la protezione in caso di guasto
La protezione in caso di guasto deve comprendere uno o più provvedimenti indipendenti da, e supplementari a, quelli previsti per la protezione principale.
Gli articoli da 5.2.1 a 5.2.8 specificano provvedimenti individuali per la protezione in caso di guasto:
5.2.1 Isolamento supplementare
5.2.2 Collegamento equipotenziale di protezione
5.2.3 Schermatura di protezione
5.2.4 Indicazione ed interruzione negli impianti e nei sistemi ad alta tensione
5.2.5 Interruzione automatica dell’alimentazione
5.2.6 Separazione semplice (tra circuiti)
5.2.7 Ambiente non conduttore
5.2.8 Gradiente del potenziale
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5.3 Provvedimenti per la protezione rinforzate
Un provvedimento di protezione rinforzata deve assicurare sia la protezione principale sia quella in caso di guasto.
Gli articoli da 5.3.1 a 5.3.5 specificano tali provvedimenti di protezione rinforzata.
Devono essere presi accorgimenti tali che la protezione fornita dai provvedimenti di protezione rinforzata non possa essere danneggiata e che un guasto singolo non possa verificarsi.
5.3.1 Isolamento rinforzato
5.3.2 Separazione di protezione tra i circuiti
5.3.3 Sorgente a corrente limitata
5.3.4 Impedenza di protezione
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6 MISURE DI PROTEZIONE
Questo articolo descrive le principali tipiche misure di protezione e, in alcuni casi, indica quelle che assicurano la protezione principale e quelle che assicurano la protezione in caso di guasto.
Più di una delle seguenti misure di protezione può essere utilizzata nello stesso impianto, sistema o componente elettrico.
6.1 Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione
6.2 Protezione mediante isolamento doppio o rinforzato
6.3 Protezione mediante collegamento equipotenziale
6.4 Protezione mediante separazione elettrica
6.5 Protezione mediante luoghi non conduttori (bassa tensione)
6.6 Protezione mediante SELV
6.7 Protezione mediante PELV
6.8 Protezione mediante limitazione della corrente di contatto, a regime stabile, e della carica
6.9 Protezione mediante altre misure
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7 COORDINAMENTO DEI COMPONENTI ELETTRICI E DEI PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE IN UN IMPIANTO ELETTRICO
La protezione è assicurata da una combinazione dei provvedimenti costruttivi per i componenti elettrici, i loro dispositivi ed il loro metodo di installazione. Si raccomanda ai comitati tecnici di utilizzare le misure di protezione descritte nell’art. 6.
I componenti elettrici possono essere classificati.
L’utilizzo dei provvedimenti di protezione nelle diverse classi di componenti elettrici è descritto da 7.1 a 7.4 (vedere anche la Tab. 1).
Nel caso in cui non sia possibile classificare i componenti elettrici in questo modo, i comitati tecnici devono allora specificare i metodi di installazione relativi ai loro prodotti.
Per alcuni componenti elettrici, la conformità con la classificazione può essere ottenuta solo dopo l’installazione, per es. quando l’installazione impedisce l’accesso alle parti attive. In questo caso, appropriate istruzioni devono essere fornite dal costruttore o dal venditore responsabile.
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7.1 Componente elettrico di classe 0
Componente elettrico avente l'isolamento principale come provvedimento per la protezione principale e senza provvedimenti per la protezione in caso di guasto.
7.2 Componente elettrico di classe I
Componente elettrico avente l’isolamento principale come provvedimento per la protezione principale e il collegamento equipotenziale come provvedimento per la protezione in caso di guasto.
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7.3 Componente elettrico di classe II
Componente elettrico con:
- isolamento principale come provvedimento per la protezione principale, e
- isolamento supplementare come provvedimento per la protezione in caso di guasto,
oppure nel quale
- la protezione principale e quella in caso di guasto sono assicurate dall’isolamento rinforzato.
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7.4 Componente elettrico di classe III
Componente elettrico la cui affidabilità si basa sulla limitazione della tensione ai valori ELV come provvedimento per la protezione principale e senza provvedimenti per la protezione in caso di guasto.
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Tab 1 Installazione dei componenti elettrici in un impianto a bassa tensione
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7.6 Distanze di sicurezza e distanze limite e cartelli di avvertimento per gli impianti ad alta tensione
Il progetto di un impianto deve essere tale da limitare l’accesso alle zone pericolose. Per le persone esperte ed avvertite deve essere presa in considerazione la necessità di accesso per scopi di funzionamento e di manutenzione. Quando le distanze di sicurezza non possano essere rispettate, devono essere applicati provvedimenti di protezione permanenti. I valori devono essere specificati dai comitati tecnici per
- le distanze delle barriere,
- le distanze degli ostacoli,
- le recinzioni esterne e le porte di accesso,
- l’altezza minima e la distanza dalle aree di accesso,
- le distanze dagli edifici.
I cartelli di avvertimento devono essere disposti su tutte le porte di accesso, le recinzioni, le barriere, i pali di linee aeree, le torri, ecc.
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1. Variante V1 2007:
https://my.ceinorme.it/index.html#detailsId=001008994
2. Ed. 2016 IEC:
IEC 61140:2016
Protection against electric shock - Common aspects for installation and equipment
Il presente documento è estratto dalla norma CEI EN 61140 (CEI 0-13), e, data l’importanza della stessa, se ne diffonde un estratto al fine di contribuire alla conoscenza ed all’approfondimento di una delle norme tecniche fondamentali CEI/IEC su aspetti di sicurezza, necessaria ad un corretto approccio alla valutazione del rischio elettrico di impianti e apparecchiature di cui al D.Lgs. 81/2008 (Art. 80 e seguenti) come “Buona tecnica” e alle Direttive di Prodotto in “Presunzione di Conformità”.
Fare riferimento alla norma ufficiale CEI/IEC:
https://my.ceinorme.it/index.html#detailsId=000007298
https://my.ceinorme.it/index.html#detailsId=iec_52363
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Capo III Impianti e apparecchiature elettriche
Art. 80. Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all'impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da:
a) contatti elettrici diretti;
b) contatti elettrici indiretti;
c) innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose, archi elettrici e radiazioni;
d) innesco di esplosioni;
e) fulminazione diretta ed indiretta;
f) sovratensioni;
g) altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.
2. A tale fine il datore di lavoro esegue una valutazione dei rischi di cui al precedente comma 1, tenendo in considerazione:
a) le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese eventuali interferenze;
b) i rischi presenti nell'ambiente di lavoro;
c) tutte le condizioni di esercizio prevedibili.
3. A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro adotta le misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti, ad individuare i dispositivi di protezione collettivi ed individuali necessari alla conduzione in sicurezza del lavoro ed a predisporre le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza raggiunto con l'adozione delle misure di cui al comma 1.
3-bis. Il datore di lavoro prende, altresi', le misure necessarie affinché le procedure di uso e manutenzione di cui al comma 3 siano predisposte ed attuate tenendo conto delle disposizioni legislative vigenti, delle indicazioni contenute nei manuali d'uso e manutenzione delle apparecchiature ricadenti nelle direttive specifiche di prodotto e di quelle indicate nelle pertinenti norme tecniche.
Certifico Srl Rev. 00 2017
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