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ID 13806 | 12.03.2021
Elaborazione metodologie per il rapporto annuale rifiuti speciali ai sensi dell’art.189 del dlgs 152/06
Delibera SNPA n. 98/2021
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La presente Linea Guida è stata redatta in applicazione di quanto disposto dall’articolo 6 della legge 28 giugno 2016, n. 132, nell’ambito delle attività previste dal programma triennale 2018-2020 del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), dal Sottogruppo operativo V/02-03 GdL 2, con l’obiettivo di predisporre linee guida per l’individuazione di indicatori e metodologie condivise dal Sistema Agenziale ai fini dell’elaborazione dei dati da utilizzare per la redazione del “Rapporto Rifiuti Speciali di Sistema”.
Ai sensi dell'articolo 189, comma 1 del d.lgs. n. 152/2006 il Catasto dei rifiuti è organizzato in una Sezione nazionale (che ha sede presso l'ISPRA) e in Sezioni regionali o delle Province autonome di Trento e di Bolzano (presso le Agenzie regionali e delle Province autonome per la protezione dell'ambiente). Il Catasto dei rifiuti assicura un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato in materia di produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali.
La Sezione nazionale rende disponibili, entro trenta giorni dal ricevimento, alle Sezioni regionali e provinciali le banche dati MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) trasmesse dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge 25 gennaio 1994, n. 70 . Le Sezioni regionali e provinciali provvedono all'elaborazione dei dati, secondo una metodologia condivisa ai sensi dell'articolo 4 della legge 28 giugno 2016, n. 132, ed alla successiva trasmissione alla Sezione nazionale entro novanta giorni dal ricevimento, delle informazioni di cui ai commi 2, 3, 4 e 5. L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) elabora i dati, evidenziando le tipologie e le quantità dei rifiuti prodotti, raccolti, trasportati, recuperati e smaltiti, nonché gli impianti di smaltimento e di recupero in esercizio e ne assicura la pubblicità anche attraverso la pubblicazione di un rapporto annuale.
A tal fine, si rende necessario individuare e avvalersi di specifici indicatori che abbiano la capacità di rappresentare in modo sintetico fenomeni, processi e problematiche, attraverso le elaborazioni effettuate. In tale contesto, si tiene anche conto delle indicazioni fornite dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) che ha individuato il modello DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatti, Risposte). Secondo tale modello gli sviluppi di natura economica e sociale (Determinanti) esercitano Pressioni, che producono alterazioni sulla qualità dell’ambiente e sulla quantità delle risorse naturali, attraverso il loro consumo (Stato). L’alterazione delle condizioni ambientali determina degli Impatti sulla salute umana, sugli ecosistemi e sull’economia, che richiedono Risposte da parte della società volte a fronteggiare/eliminare pressioni.
Per quanto detto, ogni indicatore individuato nell’ambito del gruppo di lavoro, sarà correlato al modello DPSIR.
Di seguito si riportano gli indicatori DPSIR:
[...] Segue in allegato
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INDICE
1. Introduzione
2. Azioni
3. Principali riferimenti normativi in materia di rifiuti – comunitaria e nazionale
4. Analisi dei singoli indicatori
a) Rifiuti trattati per tipologia di gestione
b) Recupero e smaltimento dei rifiuti non pericolosi e pericolosi (da R2 a R12 e D8 D9 D13 D14)
c) Numero di discariche in esercizio e quantità di rifiuti gestiti
d) Numero di discariche autorizzate non operative e volumetria residua
e) Numero di impianti di incenerimento e quantità gestite per capitolo dell’Elenco Europeo dei rifiuti
f) Numero di impianti di coincenerimento e quantità gestite per capitolo dell’Elenco Europeo dei rifiuti 15
g) Numero di Impianti di stoccaggio e quantità gestite
h) Gestione dei rifiuti contenenti amianto
i) Esportazione e Importazione transfrontaliera dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per
Capitolo dell’Elenco Europeo dei rifiuti
j) Esportazione e Importazione regionale dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per Capitolo
dell’Elenco Europeo dei rifiuti
k) Produzione di Rifiuti Speciali Non Pericolosi (esclusi quelli da costruzione e demolizione)
l) Produzione di rifiuti speciali pericolosi
m) Produzione di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi per ATECO attività economica Istat e per
Capitolo dell’Elenco Europeo dei rifiuti
n) Produzione di rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione
o) Produzione di rifiuti non pericolosi dal trattamento dei rifiuti speciali
p) Produzione di rifiuti non pericolosi dal trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati
q) Produzione di veicoli fuori uso bonificati prodotti dagli autodemolitori
r) Produzione rifiuti contenenti amianto
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Fonte: SNPA
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