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ID 24613 | 19.09.2025 / In allegato
Report azione centrale sull’attività di vigilanza. Percorso di formazione e monitoraggio sulla sicurezza dei lavoratori in attuazione dell’art. 5 d.lgs. 81/2008
La pubblicazione presenta attività, metodologie e risultati raggiunti con l’azione centrale 2022.
Il progetto, oggetto di accordo con il Ministero della Salute, è nato per rispondere alle necessità gestionali e di vigilanza del sistema istituzionale declinato dal decreto lgs 81/08, dopo le novità in materia di sicurezza del lavoro introdotte dalla legge 215/2021.
Nella prima parte si illustrano le metodologie seguite per il raggiungimento dei due obiettivi specifici relativi alla formazione per il coordinamento della vigilanza e alla rilevazione dei dati attraverso il sistema Pre.Vi.S. La seconda parte, invece, è dedicata alle esperienze condotte dalle diverse Unità Operative sui territori, rappresentando peculiarità, criticità e potenzialità della propria esperienza nel progetto.
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Indice
PREMESSA
PARTE I - ASPETTI METODOLOGICI
1. L’Azione centrale CCM: risultanze e considerazioni per l’efficacia di un’azione di vigilanza coordinata
2. Attività di trasferimento
3. Quadro di sintesi dei verbali di prescrizione 2021 - 2022
4. Il modello Pre.Vi.S: focus su un settore economico e considerazioni finali
PARTE II - LE ESPERIENZE TERRITORIALI
5. Percorso di formazione e monitoraggio sulla SSL nel territorio dell’Ats Insubria
6. Esperienza territoriale di coordinamento sull’attività di vigilanza – Ausl Bologna
7. Esperienze di coordinamento nella vigilanza – Ausl Toscana centro
8. Monitoraggio degli interventi di vigilanza e condivisione tra enti di strumenti e modelli di intervento, sistemi di controllo e di valutazione dell’attività – Asl Viterbo
9. Attività di vigilanza e trasferimento di strumenti e modelli per gli interventi – Asl Bari
10. Implementare la qualità della vigilanza e l’efficienza dei controlli ispettivi nei cantieri della ricostruzione post sisma. Il sistema Pre.Vi.S e gli strumenti utili – Ast Macerata
11. Esperienza territoriale nell’attività di vigilanza – Asl Salerno 1
12. L’utilizzo dei dati per la pianificazione della vigilanza: la prevenzione è come la musica, o la si fa insieme o non la si fa – Uoc SPISAL, Asp Cosenza
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
[...]
Fonte: INAIL
Art. 5 - Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro 1. Presso il Ministero della salute è istituito il Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il Comitato è presieduto dal Ministro della salute ed è composto da: a) il Direttore Generale della competente Direzione Generale e i Direttori dei competenti uffici del Ministero della salute; 2. Al Comitato partecipano, con funzione consultiva, un rappresentante dell'INAIL, uno dell'ISPESL e uno dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). 3. Il Comitato di cui al comma 1, al fine di garantire la più completa attuazione del principio di leale collaborazione tra Stato e regioni, ha il compito di: 4. Ai fini delle definizioni degli obiettivi di cui al comma 3, lettere a), b), e), f), le parti sociali sono consultate preventivamente. Sull'attuazione delle azioni intraprese è effettuata una verifica con cadenza almeno annuale. 5. Le riunioni del Comitato si svolgono presso la sede del Ministero della salute, con cadenza temporale e modalità di funzionamento fissate con regolamento interno, da adottare a maggioranza qualificata. Le funzioni di segreteria sono svolte da personale del Ministero della salute. 6. Ai componenti del Comitato ed ai soggetti invitati a partecipare ai sensi del comma 1, non spetta alcun compenso, rimborso spese o indennità di missione.D.Lgs. 81/2008
b) due Direttori Generali delle competenti Direzioni Generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
c) il Direttore Centrale per la Prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei Vigili del fuoco e del soccorso pubblico del Ministero dell'interno;
d) Il Direttore Generale della competente Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
e) il Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;
f) quattro rappresentanti delle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano individuati per un quinquennio in sede di Conferenza delle regioni e delle province autonome.
a) stabilire le linee comuni delle politiche nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
b) individuare obiettivi e programmi dell'azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
c) definire la programmazione annuale in ordine ai settori prioritari di intervento dell'azione di vigilanza, i piani di attività e i progetti operativi a livello nazionale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dai comitati regionali di coordinamento e dai programmi di azione individuati in sede comunitaria;
d) programmare il coordinamento della vigilanza a livello nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
e) garantire lo scambio di informazioni tra i soggetti istituzionali al fine di promuovere l'uniformità' dell'applicazione della normativa vigente;
f) individuare le priorità' della ricerca in tema di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori.
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