Questo Piano nasce da una consolidata collaborazione tra il Ministero della salute, il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità al fine di facilitare la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo svolte dalle Autorità sanitarie regionali e provinciali. Attività di controllo svolta in applicazione sia della normativa quadro del settore degli OGM, i regolamenti (CE) nn. 1829/2003 e 1830/2003, sia del regolamento (UE) n. 625/2017.
Nell’allegato 1 viene riportata la legislazione di riferimento al momento vigente per il settore degli alimenti geneticamente modificati.
Il Piano nazionale, oltre a definire ruoli ed obiettivi per tutti i soggetti coinvolti, individua le principali matrici alimentari da sottoporre al controllo e i criteri a cui ogni Regione e Provincia autonoma deve conformarsi per l’adozione di un Piano regionale di controllo ufficiale sul proprio territorio.
Per il 2020 i controlli previsti all’importazione sono stati svolti ancora dagli USMAFSASN, ma come stabilito dal DM 24/2021 dal prossimo anno 2021 questi controlli passeranno ai PCF (ex PIF).
I soggetti coinvolti nell’attuazione del Piano nazionale e le relative competenze sono:
- le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per la programmazione e il coordinamento delle attività di vigilanza e controllo sul territorio di competenza; - le ASL per l’espletamento delle attività di vigilanza e controllo; - gli USMAF-SASN (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della Salute) per le attività di controllo sui prodotti di origine non animale destinati all’alimentazione umana, presentati all’importazione, fino al 2020; - gli IIZZSS, le ARPA, le ASL designati dalle Autorità competenti per effettuare le analisi di laboratorio, facenti parte del Network Italiano dei laboratori OGM (NILO); - il CROGM, presso l’IZS del Lazio e Toscana, che opera anche in qualità di Laboratorio Nazionale di riferimento ai sensi del regolamento (CE) n. 882/2004; - l’Istituto Superiore di Sanità per le revisioni di analisi su campioni di alimenti non conformi.
La presente relazione è stata predisposta dal Ministero della salute, sulla base dei risultati dei controlli ufficiali, elaborati dal CROGM che gestisce il database nazionale in cui sono inseriti i dati relativi all’attività analitica svolta dai laboratori designati, validati dalle autorità regionali/provinciali attraverso l’accesso al Cruscotto Reportistica Sanitaria (CRS).
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, relativo all'immissione sul mercato e all'uso di precursori di esplosivi (Gazzetta ufficiale dell'...