Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
/ Documenti disponibili:
44.516
/ Documenti scaricati: 32.428.539
/ Documenti scaricati: 32.428.539
La tubercolosi in tutto il mondo rappresenta una delle malattie infettive più frequenti e interessa milioni di persone. Fino a pochi decenni fa, dato che non esistevano trattamenti efficaci, essa era anche molto temuta nelle nazioni industrializzate occidentali e ciò ha lasciato tracce dietro di sé, come la tutt’ora valida legislazione per la lotta a questa malattia, i sanatori antitubercolari, oggi in parte utilizzati per altri scopi, e non da ultimo le tristi storie dei malati, in parte anche immortalate dalla letteratura.
A questi appartenevano in quantità non indifferente anche il personale infermieristico e i medici 1 che doverano curare i pazienti malati di tubercolosi. Con l’introduzione di migliori condizioni igieniche e di farmaci antitubercolari efficaci, la frequenza della malattia è sensibilmente diminuita. La tubercolosi, alle nostre latitudini, sembra essere stata più o meno sconfitta.
A livello mondiale il numero dei casi di tubercolosi rimane stabile, ma con grandi differenze regionali. Fatta eccezione per il mondo occidentale, la tubercolosi in molte nazioni continua ad essere frequente e l’aumento delle migrazioni ci porta nuovamente a contatto con questa malattia. Oltre a ciò molti malati di tubercolosi sfuggono a un trattamento adeguato a causa della scarsa organizzazione dei programmi di controllo.
Per questo motivo possono comparire micobatteri resistenti che pongono grossi problemi di contenimento. Sono a rischio anche i pazienti immunodepressi, prima di tutto i malati di infezione da HIV. Ciò ha fatto sì che un numero sempre maggiore di persone sia diventato suscettibile di contrarre l’infazione da tubercolosi. Tutto ciò ha contribuito a far aumentare l’incidenza della tubercolosi anche nelle nazioni occidentali.
La presente pubblicazione si rivolge al personale e ai responsabili delle istituzioni che hanno ripetuti contatti con i portatori di tubercolosi contagiosa come le strutture sanitarie e diverse istituzioni sociali. La pubblicazione, dal punto di vista degli organi di controllo per la prevenzione delle malattie professionali in Svizzera, ha lo scopo di contribuire a ridurre al minimo il rischio di infezione dei lavoratori nelle strutture sanitarie e anche nelle istituzioni al di fuori delle strutture sanitarie stesse.
SUVA 2015
Oggetto: Artt. 133, comma 2 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - Quesito.
Si fa riferimento alla richiesta di codesta DPL con la quale si chiede se il progetto dei pont...
Guida
Sicurezza Dispositivi Protezione Individuale
La completezza, concretezza e correttezza della “valutazione dei rischi”, nella quale siano es...
ID 23255 | 07.01.2025 / In allegato
Misure di sicurezza per le infezioni nelle aree critiche in sanità: tecnologie avanza...
Testata editoriale iscritta al n. 22/2024 del registro periodici della cancelleria del Tribunale di Perugia in data 19.11.2024