Infortuni sul lavoro e malattie professionali: la mappa delle province italiane
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Infortuni sul lavoro e malattie professionali: la mappa delle province italiane
Il 28 aprile ricorre la Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, nata per promuovere un impegno attivo e condiviso di governi, datori di lavoro e lavoratori che garantisca un ambiente sicuro e salubre dando massima priorità al principio di prevenzione.
In occasione di tale ricorrenza l’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro ha deciso di analizzare gli open data INAIL più recenti in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali relativi ai suoi assicurati. In particolare si è scelto di scendere nel dettaglio della provincia italiana, in modo da avere un utile approfondimento sulle differenze territoriali.
Ne risulta che in generale gli incidenti sul lavoro nel periodo preso in considerazione (2018) sono aumentati rispetto al periodo precedente dello 0,9% a fronte di un aumento degli occupati tale da rendere l’incidenza degli infortuni pari a quella del 2017.
L’aumento è dovuto principalmente all’incremento degli incidenti negli spostamenti casa-lavoro (+2,8% rispetto al 2017) e in particolar modo quando si utilizzano mezzi di trasporto (+5,4%). Analizzando le caratteristiche anagrafiche dei lavoratori coinvolti in incidenti in occasione di lavoro, si nota un forte aumento degli incidenti sul lavoro che coinvolgono i cittadini di origine straniera (+6,7% rispetto al 2017) e i giovani (+5%).
A livello provinciale, sono due gli aspetti che hanno interessato maggiormente la presente analisi:
2. nel 2018 si distinguono in negativo 9 province per l’incidenza dei tumori sul totale delle malattie professionali, nel 70% dei casi provocati dall’amianto. Di queste, 7 si trovano nel Nord Italia (in testa fra esse Gorizia, seguita da Torino, Novara e Milano).
È tuttavia interessante notare che, invece, la medaglia nera per il numero assoluto di tumori determinati da malattie professionali spetti a Taranto, seguita da Torino, Napoli, Milano, Genova e Venezia. Analizzando nel dettaglio i settori correlati alle cause tumorali in tali province, si rileva che il 71% dei lavoratori del settore metalmeccanico sono più esposti al rischio di contrarre un tumore durante l’attività lavorativa. A Taranto, ad esempio, il 70% dei tumori denunciati è correlato al settore metalmeccanico, quota che supera l’80% per le province di Genova (83%), Venezia (87%), Brescia (85%) e Gorizia (93%). Fra le prime 10 province analizzate, l’incidenza dei tumori, contratti dai lavoratori del macro settore chimico, petrolchimico e lavorazioni di gomma e plastica, supera il 20% nelle province di Torino (24%) e Milano (22%).
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Fonte: Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro
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