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Nota tecnica SNPA utilizzo software analisi di rischio siti contaminati
Nota tecnica per SNPA sull’utilizzo dei software per l’analisi di rischio sito-specifica dei siti contaminati
Analisi di rischio sanitario-ambientale
L'analisi di rischio sanitario-ambientale è attualmente lo strumento più avanzato di supporto alle decisioni nella gestione dei siti contaminati che consente di valutare, in via quantitativa, i rischi per la salute umana connessi alla presenza di inquinanti nelle matrici ambientali.
Il punto di partenza per l’applicazione dell’analisi di rischio è lo sviluppo del Modello Concettuale del Sito (MCS), basato sull’individuazione e parametrizzazione dei 3 elementi principali:
1) la sorgente di contaminazione;
2) i percorsi di migrazione degli inquinanti attraverso le matrici ambientali;
3) i bersagli o recettori della contaminazione nel sito o nel suo intorno.
Si può determinare un rischio per la salute umana unicamente nel caso in cui in un dato sito i 3 elementi siano presenti e collegati tra loro.
Il calcolo del rischio così come codificato dalla National Academy of Science (NAS, 1983) segue quattro fasi (vedi figura).
Il rischio stimato viene confrontato con i criteri di accettabilità definiti dalla normativa. L’analisi di rischio può essere applicata come sopra descritto in modo diretto (forward) stimando il rischio associato allo stato di contaminazione rilevato nel sito; oppure in modo inverso (backward), a partire dai criteri di accettabilità del rischio, per la determinazione dei livelli di contaminazione accettabili e degli obiettivi di bonifica per il sito in esame.
Nota tecnica per SNPA sull’utilizzo dei software per l’analisi di rischio sito-specifica dei siti contaminati
Nell’ambito dei procedimenti di bonifica dei siti contaminati esistono diverse applicazioni software, prodotte a livello nazionale ed internazionale, che consentono il calcolo delle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) ai sensi dell’Allegato 1, Parte IV, Titolo V del D.Lgs 152/06 e ss.m.ii.
I progettisti, nella propria autonomia e professionalità tecnica, utilizzano il software che ritengono idoneo per il progetto specifico sotto la piena responsabilità di chi effettua lo studio di analisi di rischio sito specifica.
Gli Enti di Controllo (incluso SNPA) verificano i risultati delle simulazioni valutando, tra l’altro, se gli stessi siano conformi alla normativa vigente e se rispondano agli indirizzi tecnici dei documenti di riferimento (Manuali e Linee Guida) emanati sia dal MATTM sia da SNPA sia da altri Enti (es. ISS e INAIL).
La nota tecnica rappresenta un aggiornamento della valutazione dei software riportata nel Manuale ISPRA “Criteri Metodologici per l’applicazione dell’analisi assoluta di rischio ai siti contaminati” Rev. 2 del 2008, tenendo conto di tutti gli aggiornamenti normativi e tecnici sinora intervenuti e delle nuove versioni dei software a suo tempo esaminati e/o del rilascio di nuovi applicativi.
Il prodotto fornisce un supporto al SNPA per la verifica degli elaborati progettuali di analisi di rischio sito-specifica, con particolare riferimento ai software, al fine di consentirne un utilizzo omogeneo e condiviso.
Il documento è stato frutto delle segnalazioni/criticità relative ai software raccolte da ISPRA ed SNPA nel corso degli ultimi anni e pertanto rappresenta una sintesi dell’esperienza del Sistema su tale tematica.
Software analisi di rischio sito-specifica dei siti contaminati
Manuale ISPRA “Criteri Metodologici” Rev. 2 del 2008 Nel documento “Criteri Metodologici per l’applicazione dell’analisi assoluta di rischio ai siti contaminati”, Rev.2 del 2008, il Capitolo 5 è dedicato alla “Analisi critica dei software e criteri di valutazione”. L’analisi dei software si era resa necessaria perché la procedura delineata nel Manuale non trovava applicazione in nessuno dei software che all’epoca erano maggiormente utilizzati in Italia per l’elaborazione dell’Analisi di Rischio.
I software analizzati sono stati i seguenti:
- ROME (ReasOnable Maximum Exposure) versione 2.1, sviluppato da ANPA nel 2001 (Italia) - RISC (Risk-Integrated Software for Cleanups) versione 4.0, sviluppato da British Petroleum nel 2001 (USA, UK) – software commerciale - GIUDITTA (Gestione Informatizzata Di Tollerabilità Ambientale) versione 3.1, sviluppato da Provincia di Milano e URS Dames & Moore nel 2006 (Italia) - RBCA (Risk Based Corrective Action) Tool Kit versione 2.0, sviluppato da Groundwater Service, Inc. nel 2007 (USA) – software commerciale La valutazione ha riguardato il confronto tra i diversi software e tra gli stessi e la procedura delineata nel Manuale APAT sugli input e le modalità di calcolo.
Le conclusioni riportate dal documento in merito ai software sono le seguenti:
- Proprietà geometriche e sito-specifiche del sito e della sorgente: questo aspetto non costituisce un elemento discriminante tra software e procedura purché vengano utilizzati i criteri di derivazione dei parametri sito-specifici indicati nel documento. - Concentrazione rappresentativa della sorgente: considerato che i diversi software consentono all’utente di inserire il valore rappresentativo della concentrazione alla sorgente, questo aspetto non rappresenta un elemento discriminante tra i software e la procedura. - Proprietà chimico-fisiche e tossicologiche: L’esame dei database proposti dai software esaminati ha evidenziato che per molte proprietà i valori proposti risultano diversi, spesso perché le fonti utilizzate sono diverse. È raccomandato aggiornare i valori dei parametri con quelli dell’ultima Banca Dati ISS-INAIL disponibile. - Calcolo dei fattori di trasporto: Per quel che concerne le equazioni utilizzate per il calcolo dei fattori di trasporto, al momento della preparazione di questo documento non esiste un software che implementi i criteri selezionati in questo documento. È stato quindi valutato il grado di attinenza di ciascun software con i criteri stessi ...
Lo studio comparativo della rete RECONnet del 2013
Nel 2013 è stato effettuato un nuovo studio comparativo dei software per l’Analisi di Rischio dei siti contaminati da parte di un Gruppo di Lavoro costituito da membri appartenenti alla Rete nazionale sulla gestione e la bonifica dei siti contaminati (RECONnet) (Berardi et al, 2013). Il Gruppo di Lavoro è stato coordinato da INAIL e ha visto anche la partecipazione di rappresentanti di alcune Agenzie aderenti alla Rete. Lo studio rappresenta un utile riferimento perché prende in considerazione le versioni aggiornate dei software già analizzati dal Manuale APAT e i nuovi software sviluppati a livello nazionale. Per lo studio sono stati selezionati quei software la cui ultima versione è successiva all’entrata in vigore del D.Lgs 152/06, ed in particolare:
- RISC (Risk-Integrated Software for Cleanups) ver. 5.0 sviluppato da Spence Engineering nel 2011 (USA, UK) – software commerciale - RBCA (Risk Based Corrective Action) Tool Kit for Chemical Releases ver. 2.5, sviluppato da Groundwater Service, Inc. nel 2009 (USA) – software commerciale - GIUDITTA (Gestione Informatizzata Di Tollerabilità Ambientale) ver. 3.2, sviluppato da Provincia di Milano e URS Dames & Moore nel 2008 (Italia) - RACHEL (Risk Analysis Calculation Handbook for Environmental and Living-beings) ver. 1.1.5 sviluppato da Politecnico di Torino e Dream S.r.l. nel 2012 (Italia) – software commerciale - RISK-NET ver. 1.0 sviluppato da Università degli Studi di Roma Tor Vergata nel 2012 (Italia). ...
segue in allegato
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