Linea Guida per la scelta dei metodi per l’analisi delle sostanze prioritarie ai sensi della Direttiva 2000/60/CE
SNPA, 18.06.2019
Linee guida SNPA 20/2019
Il documento si propone la finalità di agevolare l’armonizzazione dell’approccio analitico per il monitoraggio delle sostanze prioritarie nelle matrici acque interne, biota e sedimenti. Il suo scopo è pertanto quello di fornire indicazioni metodologiche e tecniche per l’analisi di sostanze prioritarie in accordo con quanto previsto dalla DQA e s.m.i., sia per la corretta applicazione della Direttiva 2000/60/CE riguardo ai criteri minimi di prestazione per i metodi di analisi, che per permettere l’intercomparabilità a livello di distretto idrografico dei dati di monitoraggio delle sostanze prioritarie e quindi dello stato di qualità dei corpi idrici (come previsto anche dalla Legge n. 167 del 2017).
La presente Linea Guida è costituita da capitoli così suddivisi (oltre a Premessa e Introduzione):
Capitolo 1 - Comprende le definizioni di alcuni concetti e il glossario relativo agli acronimi utilizzati. Capitolo 2 - Espone il quadro normativo di riferimento nell’ambito del quale si inserisce l’attività analitica per le sostanze prioritarie. Capitolo 3 - Descrive la situazione delle ARPA/APPA relativamente alla determinazione delle sostanze prioritarie mediante l’analisi e la sintesi dei questionari pervenuti. Capitolo 4 - Definisce i criteri per la scelta dei metodi da utilizzare per la determinazione delle sostanze prioritarie ai sensi della DQA. Capitolo 5 - Propone i metodi da utilizzare per la determinazione delle sostanze prioritarie ai sensi della DQA. Capitolo 6 - Getta uno sguardo sul futuro con ipotesi di organizzazione delle attività analitiche di alcune sostanze “problematiche” per il monitoraggio ai sensi della DQA.
La presente linea guida potrà essere soggetta a revisione, nel caso in cui se ne ravvisi la necessità da parte del SNPA, per la naturale evoluzione nel tempo delle metodiche analitiche.
________
Indice PREMESSA INTRODUZIONE 1. DEFINIZIONI E ACRONIMI. 2. CONTESTO NORMATIVO 3. SITUAZIONE ANALITICA DELLE AGENZIE: SINTESI DELLE ELABORAZIONI DEI DATI PERVENUTI 3.1 MATRICE ACQUA 3.2 MATRICE BIOTA 3.3 MATRICE SEDIMENTI 4. CRITERI PER LA SCELTA DEI METODI ANALITICI 5. SELEZIONE DI METODI PER SOSTANZE PRIORITARIE E AFFINI 5.1 MATRICE ACQUA 5.1.1. METALLI 5.1.2. IPA 5.1.3. VOC 5.1.4. PESTICIDI 5.1.5. EPTACLORO, EPTACLOROEPOSSIDO 5.1.6. PFASs 5.1.7. DIFENILETERI BROMURATI (PBDE) 5.1.8. CLOROALCANI C10-C13 5.1.9. CLOROANILINE 5.1.10. CLORONITROTOLUENI E CLORONITROBENZENI 5.1.11. TRIBUTILSTAGNO E TRIFENILSTAGNO 5.1.12. FENOLI 5.1.13. NONILFENOLO, OTTILFENOLO 5.1.14. DEHP [Di (2-etilesil) ftalato] 5.1.16. PCDD/PCDF 5.2 MATRICE BIOTA 5.2.1 METALLI 5.2.2 PESTICIDI 5.2.3 IPA 5.2.4 PCB (Policlorobifenili) 5.2.5 PCDD/PCDF (Policlorodibenzodiossine/Policlorodibenzofurani) 5.2.6 PBDE 5.3 MATRICE SEDIMENTI 5.3.1 METALLI 5.3.2 TRIBUTILSTAGNO 5.3.3 IPA 5.3.4 PESTICIDI 5.3.5 PCB (Policlorobifenili) 5.3.6 PCDD/PCDF (Policlorodibenzodiossine/Policlorodibenzofurani) 6. PROBLEMATICHE APERTE E IPOTESI FUTURE SULLA APPLICAZIONE DEI METODI 7. BIBLIOGRAFIA ALLEGATO 1 ALLEGATO 2
Regolamento Delegato (UE) 2016/2071 della Commissione del 22 settembre 2016 che modifica il regolamento (UE) 2015/757 del Parlamento europeo e del Consiglio per qua...