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Relazione speciale 12/2021: Il principio “chi inquina paga” non è uniformemente applicato nelle diverse politiche e misure dell’UE
L’inquinamento rappresenta un costo significativo per la società e suscita grande preoccupazione nei cittadini dell’UE. In virtù del principio “chi inquina paga”, chi inquina è incentivato a evitare i danni ambientali ed è considerato responsabile dell’inquinamento causato.
In generale, la Corte ha riscontrato che tale principio viene integrato e applicato in varia misura nelle diverse politiche ambientali dell’UE, e che la sua copertura e applicazione sono incomplete. Il bilancio dell’UE è talvolta utilizzato per finanziare azioni di bonifica che dovrebbero, in base al principio “chi inquina paga”, essere a carico di chi ha causato l’inquinamento. La Corte raccomanda di integrare maggiormente il principio “chi inquina paga” nella normativa ambientale, rafforzare il regime della responsabilità ambientale a livello dell’UE ed evitare che i fondi dell’UE siano utilizzati per finanziare progetti che dovrebbero essere posti a carico di chi inquina.
Relazione speciale della Corte dei conti europea presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE.
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Fonte: Corte dei Conti Europea
ID 7254 | 28.09.2020 / Parere e integrazioni allegati
A seguito di specifica richiesta questo Istituto ha emanato il seguente parere in merito alla classificazione ...
Regolamento (CEE) n. 880/92 del Consiglio del 23 marzo 1992 concernente un sistema comunitario di assegnazione di un marchio di qualità ecologica.
(GU n. L 99/1 del 11.4.92)
A...
Il presente studio intende incentivare le organizzazioni registrate EMAS, come previsto dallo stesso Regolamento europeo, a fare un più ampio e diffuso ri...
Testata editoriale iscritta al n. 22/2024 del registro periodici della cancelleria del Tribunale di Perugia in data 19.11.2024