Impianto di terra: le definizioni e caratteristiche previste da CEI 64-8/2, CEI 64-8/4 e CEI 64-8/5 - Ed. 2025 Aggiornato CEI 64-8 2024
ID 6891 | Rev. 1.0 del 09.02.2025 / Documento completo allegato
Le definizioni e le caratteristiche di installazione degli elementi principali di un impianto elettrico di terra in accordo con CEI 64-8/2 (2024), CEI 64-8/4 (2024) e CEI 64-8/4 (2024), in rosso novità Ed. 2024 rispetto Ed. 2021 ed in azzurro i commenti riportati nelle norme.
Consulto ed estratto:
CEI 64-8/2 (2024)Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 2: Definizioni
CEI 64-8/4 (2024)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
CEI 64-8/5 (2024)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici

CEI 64-8/2 (2024)Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaParte 2: Definizioni
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23.2 Massa
Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto.
NOTA Una parte conduttrice che può andare in tensione solo perché è in contatto con una massa non è da considerare una massa.
23.2 Il termine massa designa essenzialmente le parti conduttrici accessibili facenti parte dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori separate dalle parti attive solo con isolamento principale. Il guasto si riferisce pertanto all’isolamento principale. Nei luoghi di cui alla Sezione 751, le masse, anche se accessibili occasionalmente o in caso di verifiche e manutenzioni, dovrebbero essere collegate all’impianto di terra per evitare il rischio di correnti di guasto verso terra pericolose ai fini del rischio di innesco di un incendio.
Una parte metallica è considerata accessibile non solo quando è a portata di mano, ma anche quando può venire toccata nel servizio ordinario.
Una parte conduttrice che può andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, posta dietro un involucro o una barriera non saldamente fissati o rimovibili senza l’uso di un attrezzo, è da considerare una massa se diviene accessibile dopo la rimozione dell’involucro o della barriera; se invece l’involucro o la barriera sono saldamente fissati o sono rimovibili solo con l’uso di un attrezzo, le parti retrostanti non sono da considerare masse, se non è necessario rimuovere l’involucro o la barriera nell’esercizio ordinario.
Una parte metallica non accessibile, che non è in tensione nel servizio ordinario, ma che può andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, viene denominata parte intermedia.
23.3 Massa estranea
Parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra.
23.3 Generalmente una massa estranea è suscettibile di introdurre il potenziale di terra; solo in casi particolari si considerano masse estranee le parti conduttrici suscettibili di introdurre altri potenziali.
Esempi di masse estranee sono:
- elementi metallici facenti parte di strutture di edifici;
- condutture metalliche di gas, acqua e per riscaldamento.
Sono da considerare masse estranee (che possono introdurre il potenziale di terra) le parti metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico (tubazioni, infissi, ecc.) che presentano verso terra un valore di resistenza inferiore a 1 000 Ω in tutti gli ambienti ai quali si applica la Norma CEI 64-8.
Tuttavia nei cantieri di costruzione, nei locali ad uso zootecnico, previsti per la custodia del bestiame, nei locali ad uso medico di gruppo 2 (Sezione 710 della Parte 7), senza pericolo di microshock e nei locali di gruppo 1, in cui si ha UL = 25 V, sono da considerare masse estranee le parti metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico che presentano un valore di resistenza verso terra inferiore a 200 Ω.
Nei locali medici di gruppo 2, con pericolo di microshock, per massa estranea si intende una parte metallica che presenta una resistenza verso terra minore di 0,5 Ω.
Sia la massa che la massa estranea devono essere protette contro i contatti indiretti (ndr)
24.2 Dispersore
Corpo conduttore o gruppo di corpi conduttori in contatto elettrico con il terreno e che realizza un collegamento elettrico con la terra.
24.2 Una parte conduttrice annegata nel calcestruzzo di una fondazione è considerata in contatto elettrico con la terra.
Il dispersore è intenzionale quando è installato unicamente per scopi inerenti alla messa a terra di impianti elettrici.
Il dispersore è di fatto quando è installato per scopi non inerenti alla messa a terra di impianti elettrici.
24.5 Conduttore di protezione
Conduttore prescritto per alcune misure di protezione, per esempio contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti:
- masse;
- masse estranee;
- collettore (o nodo) principale di terra;
- dispersore;
- punto di terra della sorgente o neutro artificiale.
24.6 Conduttore PEN
Conduttore che svolge insieme le funzioni sia di conduttore di protezione sia di conduttore di neutro.
NOTA Il simbolo PEN risulta dalla combinazione del simbolo PE per il conduttore di protezione e del simbolo N per il conduttore di neutro.
24.7 Conduttore di terra
Conduttore di protezione che collega il collettore (o nodo) principale di terra al dispersore o i dispersori tra loro.
[/panel]24.7 Le parti non isolate dei conduttori di terra interrati sono considerate come facenti parte del dispersore. [/panel]
24.8 Collettore (o nodo) principale di terra
Elemento previsto per il collegamento al dispersore dei conduttori di protezione, inclusi i conduttori equipotenziali e di terra, nonché i conduttori per la terra funzionale, se esistente.
24.9 Collegamento equipotenziale
Collegamento elettrico che mette diverse masse e masse estranee al medesimo potenziale.
24.10 Conduttore equipotenziale
Conduttore di protezione destinato ad assicurare il collegamento equipotenziale.
24.11 Impianto di terra
Sistema costituito da dispersori e conduttori di terra, collettori (o nodi) principali di terra e dai conduttori di protezione ed equipotenziali, necessario a realizzare la messa a terra di protezione e/o di funzionamento.
24.11 Per “messa a terra” si intende il collegamento a terra delle masse attraverso l’impianto di terra. Si ricorda che la Verifica dell’impianto elettrico di messa a terra (ai fini del DPR 462/01) corrisponde a verifica del coordinamento tra impianto elettrico di messa a terra e interruzione automatica dell’alimentazione ai fini dell’accertamento della protezione contro i contatti indiretti.
24.12 Conduttore PEM
Conduttore che unisce le funzioni di conduttore di protezione e conduttore mediano, vedi 312.1.2.
312.1.2 - Riferimento
312.1.2 Conduttori attivi nei circuiti in corrente continua
Figura 6 - tripolare

NOTA Il conduttore PEM non è un conduttore attivo, sebbene porti corrente.
CEI 64-8/4 (2024)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
411.3.1 Messa a terra e collegamento equipotenziale principale
411.3.1.1 Messa a terra
Le masse devono essere collegate a un conduttore di protezione nelle condizioni specifiche di ciascun modo di collegamento a terra come specificato negli Articoli da 411.4 a 411.6. Le masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra. NOTA Per i requisiti di messa a terra e dei conduttori di protezione, vedi il Capitolo 54. Ogni circuito deve avere un conduttore di protezione collegato al collettore di terra.
411.3.1.2 Collegamento equipotenziale principale
In ogni edificio il conduttore di protezione, il conduttore di terra, il collettore principale di terra e le seguenti masse estranee e/o Parti conduttrici devono essere connesse al collegamento equipotenziale principale:
- i tubi che riforniscono i servizi all’interno degli edifici, per esempio il gas, l’acqua, i sistemi di teleriscaldamento comprese le canalizzazioni del riscaldamento centrale e del condizionamento d’aria;
- le Parti strutturali metalliche dell’edificio;
- le armature principali del cemento armato utilizzate nella costruzione degli edifici, se praticamente possibile.
Quando tali Parti conduttrici provengano dall’esterno dell’edificio, esse devono essere collegate il più vicino possibile al loro punto di entrata nell’edificio. I conduttori equipotenziali principali devono rispondere alle prescrizioni del Capitolo 54. I tubi metallici che entrano nell’edificio, provvisti di una Sezione isolante installata nel loro punto di ingresso, non necessitano del collegamento equipotenziale principale. NOTA L’Articolo 542.4.1 della Parte 5 elenca le altre connessioni che devono essere effettuate al collettore principale di terra (MET)
411.3.1.2 Per la definizione di massa estranea, vedi Articolo 23.3 e relativo Commento. Gli schermi metallici dei cavi di telecomunicazione dovrebbero essere connessi al collegamento equipotenziale principale: deve tuttavia essere ottenuto il consenso dei proprietari o degli utilizzatori di questi cavi. Se il consenso non può essere ottenuto, è responsabilità dei proprietari o degli operatori evitare ogni pericolo dovuto all’esclusione di quei cavi dalla connessione al collegamento equipotenziale principale
415.2 Protezione addizionale mediante collegamento equipotenziale supplementare
NOTA 1
Il collegamento equipotenziale supplementare è considerato una protezione addizionale nei confronti dei contatti indiretti
415.2 NOTA 1 Il collegamento equipotenziale supplementare è richiesto nei casi previsti da 411.3.2.6. Il collegamento equipotenziale supplementare è anche richiesto, in alcune Sezioni della Parte 7, per migliorare la sicurezza anche quando i dispositivi di protezione rispettano i tempi di interruzione dell’alimentazione. In tal caso non è richiesto di soddisfare la prescrizione di 415.2.2. Il collegamento equipotenziale supplementare comprende il pavimento non isolante nelle Sezioni 702 e 706.
NOTA 2 L’utilizzo del collegamento equipotenziale supplementare non esclude la necessità di scollegare l’alimentazione per altri motivi, a esempio per protezione contro l’incendio, sollecitazioni termiche nell’apparecchiatura, ecc
415.2 NOTA 2 Mentre il collegamento equipotenziale supplementare permette di evitare i pericoli dal punto di vista della protezione contro i contatti indiretti se, in caso di guasto, il circuito non viene interrotto in tempi sufficientemente rapidi, si possono tuttavia manifestare altri fenomeni pregiudizievoli, come per es. il riscaldamento del conduttore equipotenziale o l’aumento della resistenza della messa a terra in seguito all’essiccamento del suolo. Si raccomanda di collegare le armature principali del cemento armato durante la costruzione dell’edificio.
NOTA 3 Il collegamento equipotenziale supplementare può interessare, l’intero impianto, una sua Parte, una Parte di un’apparecchiatura, o un ambiente
NOTA 4 Prescrizioni addizionali possono essere necessarie per ambienti speciali (vedi le corrispondenti Sezioni della Parte 7) o per altri motivi
415.2.1 Il collegamento equipotenziale supplementare deve comprendere tutte le masse simultaneamente accessibili di componenti fissi dell’impianto e tutte le masse estranee, comprese le armature principali del cemento armato utilizzato nella costruzione degli edifici, se praticamente possibile. Il sistema di collegamento equipotenziale deve essere connesso ai conduttori di protezione di tutti i componenti dell’impianto, compresi quelli delle prese a spina.
415.2.1 Il pavimento non isolante (413.3.4) deve essere considerato una massa estranea. Pertanto se non è metallico necessita di una rete metallica sottostante collegata al citato collegamento equipotenziale supplementare.
415.2.2 La resistenza R tra ogni massa e ogni massa estranea simultaneamente accessibile deve soddisfare la seguente condizione:
...
CEI 64-8/5 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continuaParte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici 54 Messa a terra e conduttori di protezioneLe definizioni di PEM e terra di fondazione sono riportate negli articoli 24.12 e 24.13 della Parte 2 della presente Norma.
541 Si raccomanda che in ogni impianto utilizzatore la messa a terra di protezione di tutte le parti dell’impianto e tutte le messe a terra di funzionamento dei circuiti e degli apparecchi utilizzatori (compresi il centro stella trasformatori, gli scaricatori, i sistemi contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche e i sistemi antidisturbo) siano effettuate collegando le parti interessate a un impianto di terra unico.
Nell’Allegato 54A ai Commenti a questo Capitolo 54 è riportato un esempio di un impianto di terra, avente lo scopo di mostrare i vari componenti dell’impianto di terra descritti in questo Capitolo.
Raccomandazioni per l’esecuzione degli impianti di terra negli edifici per uso residenziale e terziario sono riportate nella Guida CEI 64-12.
Raccomandazioni per l’esecuzione degli impianti di terra negli stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria sono riportate nella Norma CEI EN 50522.
542 Collegamenti a terra
541 Generalità
542.1.1 L’impianto di terra può essere utilizzato congiuntamente, o separatamente, per scopi di protezione e funzionali in accordo con i requisiti dell’impianto.
542.1.1 Si precisa che gli eventuali involucri e supporti metallici, che non sono da considerare masse, contenenti i cavi citati in 413.2.4 della Parte 4, possono essere collegati a terra.
542.1.2 La scelta e l’installazione dei componenti dell’impianto di terra devono essere tali che:
- il valore della resistenza di terra sia in accordo con le esigenze di protezione e di funzionamento dell’impianto elettrico;
- l’efficienza dell’impianto di terra si mantenga nel tempo;
- le correnti di guasto e di dispersione a terra possano essere sopportate senza danni, in particolare dal punto di vista delle sollecitazioni di natura termica, termomeccanica ed elettromeccanica;
- i materiali abbiano adeguata solidità o adeguata protezione meccanica, tenuto conto delle influenze esterne.
542.1.2 I componenti elettrici dell’impianto di terra realizzati in accordo con le prescrizioni di questo Capitolo sono considerati tali da presentare adeguata solidità.
542.1.3 Devono essere inoltre prese precauzioni per ridurre i danni che, per effetto elettrolitico, l’impianto di terra possa arrecare ad altre parti metalliche prossime al dispersore.
542.1.4 Quando l’alimentazione di un impianto è derivata da sistemi di II e III categoria, la protezione contro i guasti tra questi sistemi e la terra deve soddisfare le prescrizioni della Norma CEI EN 61936-1 e della Norma CEI EN 50522.
542.2 Si raccomanda che ciascun conduttore connesso al collettore principale di terra sia separabile individualmente. Questa connessione deve essere affidabile e tale da essere disconnessa solo per mezzo di un attrezzo.
542.2.1 Il dispersore può essere costituito da:
- tondi, profilati, tubi; - nastri, corde; - piastre; - conduttori posti nello scavo di fondazione; - ferri di armatura nel calcestruzzo incorporato nel terreno; - tubazioni metalliche dell’acqua, purché siano soddisfatte le condizioni di 542.2.5; - altre strutture interrate adatte allo scopo (vedere anche 542.2.6).
NOTA 1 L’efficacia di qualsiasi dispersore dipende dalle condizioni locali del terreno; si devono scegliere:
- uno o più dispersori adatti alle condizioni del terreno ed al valore della resistenza di terra richiesto.
- il valore della resistenza di terra del dispersore può essere calcolato o misurato.
NOTA 2 Per i binari dei sistemi elettrici ferroviari, tranviari, filoviari e metropolitani si applicano le Norme CEI EN 50122 in vigore.
Le apparecchiature elettriche direttamente collegate ai binari, alimentate da un sistema TT, come le casse di manovra, solidali per costruzione con il binario e in continuità elettrica con questo, non possono essere collegate ad altri impianti di terra e devono soddisfare le seguenti condizioni:
a) il valore della resistenza di terra della rotaia deve essere coordinato con il dispositivo di protezione contro i contatti indiretti,
b) nei sistemi in c.c. le apparecchiature elettriche non devono costituire un dispersore di fatto,
oppure:
dette apparecchiature devono avere i requisiti di protezione previsti per la classe II di isolamento.