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Europe, Rome

Linee guida CNPI 8/2020 | Infrastruttura di ricarica veicoli elettrici

ID 10055 | | Visite: 4859 | Documenti impianti ENTIPermalink: https://www.certifico.com/id/10055

CNPI Linee guida 2020

Linee guida CNPI 2020 | Infrastruttura di ricarica veicoli elettrici

CNPI Linea guida n. 8/2020 del 01.01.2020

La linea guida prova ad esaminare le misure tecniche, amministrative ed economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano correlate con la funzione di ricarica di veicoli a trazione elettrica. Proprio la molteplicità di ambiti interessati e la complessità delle conseguenti scelte progettuali rendono indispensabili competenze multidisciplinari e un’ adeguata struttura organizzativa.

Il quadro normativo di riferimento si compone di numerose norme su aspetti anche particolari e specifici, ma in quanto infrastruttura di carattere strategico ed interesse sovranazionale il contesto legislativo inizia con la normativa europea.

E’ la Direttiva 2014/94/UE, del 22 ottobre 2014, nota anche come AFID (Alternative Fuels Infrastructure Directive), a stabilire una serie di misure per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, finalizzata a ridurre al minimo la dipendenza del petrolio ed attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti.

Nella introduzione la Direttiva recita testualmente: “Rendere l'Europa un leader mondiale nella decarbonizzazione”.

La Direttiva intende come combustibili alternativi: elettricità, idrogeno, biocarburanti, combustibili sintetici paraffinici e gas naturale, compreso il biometano.

Nel testo legislativo si evince per la prima volta che l’assenza di un’infrastruttura per i combustibili alternativi e di specifiche tecniche comuni per l’interfaccia veicolo-infrastruttura e da considerarsi un ostacolo notevole alla diffusione sul mercato dei veicoli green e alla loro accettazione da parte dei consumatori.

La Direttiva persegue il duplice obiettivo di ottemperare agli obiettivi comunitari di abbattimento delle emissioni generate dal trasporto e di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili tradizionali. Per il conseguimento di questo duplice obiettivo la direttiva indica una serie di passi, il primo dei quali, in ordine temporale è l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale – QSN – (Art. 3 comma 1 della citata direttiva) a sostegno della creazione delle infrastrutture per i combustibili alternativi, i cui contenuti minimi sono definiti nell’Allegato 1 della Direttiva stessa.

Gli obiettivi assegnati all’Italia:

a) obiettivo complessivo (overall target): la quota dei consumi finali lordi di energia da coprire al 2020 mediante l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili nei settori elettrico, termico (riscaldamento e raffreddamento) e trasporti deve essere almeno pari al 17%;
b) obiettivo trasporti: la quota rinnovabile dei consumi del settore dei trasporti deve essere almeno pari al 10% del consumo finale di energia nel settore dei trasporti.

In merito alla citata Direttiva si segnala l’art. 4, c. 2 nel passaggio in cui afferma che “..Gli Stati membri assicurano che i punti di ricarica di potenza elevata per i veicoli elettrici, escluse le unità senza fili o a induzione, introdotti o rinnovati a decorrere dal 18 novembre 2017 siano almeno conformi alle specifiche tecniche di cui all'allegato II, punto 1.2[..]

Il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, stabilisce alcuni principi fondamentali e generali sulla infrastruttura di ricarica di
autoveicoli elettrici.

Precisamente:

a) definisce le reti infrastrutturali di ricarica elettrica, i veicoli a bassa emissione complessiva, i veicoli a trazione elettrica, ibrida e ad altri combustibili;
b) semplifica l’attività edilizia relativa alla realizzazione dell’infrastruttura di ricarica che viene assimilata ad opera di urbanizzazione primaria.

In tal senso:

I) vengono individuate le competenze legislativa delle regioni per adeguare gli strumenti urbanistici generali ad uno standard minimo di dotazione di impianti pubblici di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica;
II) si modifica il D.P.R. 380/2001 (Testo unico dell’edilizia), art. 4 c. 2 per obbligare i comuni a cambiare il proprio regolamento edilizio, prevedendo l’obbligo per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, di installare infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano essi pertinenziali o no, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso;
III) si agevola la realizzazione dell’infrastruttura di ricarica elettrica dei veicoli nei condomini, grazie alla modifica delle maggioranze necessarie per le approvazioni, dando la possibilità al singolo utente di realizzare comunque l’opera in caso di inerzia da parte del condominio;
c) identifica il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quale proponente del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli Elettrici – PNIRE;
d) indirizza in coerenza l’Autorità di regolazione elettrica del paese;
e) realizza un meccanismo premiale per incentivare l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica.

In particolare, l’articolo 4 prevede l’installazione, entro il 31 dicembre 2020, di un numero di punti di ricarica tale da garantire la circolazione dei veicoli elettrici ipotizzando prima le aree urbane e metropolitane, poi le aree periferiche collegate da strade extra urbane e statali ed infine le grandi arterie statali ed autostradali.

La norma disciplina le specifiche tecniche dell’infrastruttura di ricarica, le modalità di ricarica senza la necessità di concludere contratti di fornitura da parte degli utenti ed i prezzi praticati dagli operatori e relative specificità.

________

INDICE
Prefazione
1. Il contesto legislativo
1.1. Il quadro legislativo europeo
1.2.Il quadro legislativo italiano
1.3. Il Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli Elettrici – PNIRE
2. Quadro normativo specifico
2.1. Disciplina dell’attività edilizia
2.2. Obbligo di trasmissione delle informazioni sull’infrastruttura di ricarica di veicoli elettrici al Sinfi
2.3. Infrastruttura di ricarica veicoli elettrici: Casi di Obbligo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività - SCIA
2.4. Ministero degli Interni – Infrastruttura ricarica veicoli elettrici – Sicurezza antincendio VVFF
2.5. Dipartimento VVF – Linee guida infrastrutture ricarica dei veicoli elettrici
3. Disciplina amministrativa dell’attività di progettazione, di installazione e di manutenzione di una infrastruttura di ricarica di veicoli elettrici
3.1. DM 37/2008 regola la progettazione e la installazione di impianto elettronici e di telecomunicazioni
4. Norme tecniche - Guide IEC e CEI
5. Il Quadro regolatorio
5.1. Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente – ARERA
6. Quadro normativa fiscale
6.1. Imposte locali dovute per il possesso e l’uso di un parcheggio
6.2. Credito di imposta per l’acquisto di una infrastruttura di ricarica di mezzi elettrici
6.3.Procedura cofinanziamento prevista dal PNIRE
7. Evoluzione dell’infrastruttura di ricarica di veicoli elettrici per una mobilità sostenibile
7.1 Evoluzione delle Norme CEI ed IEC
7.2. Evoluzione delle Guide CEI ed IEC
8. Alcune considerazioni
Riferimenti normativi
Glossario

...

Fonte: CNPI

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