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Raccomandazione (UE) 2025/1179 - Principi guida dell’efficienza idrica al primo posto

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Principi guida dell efficienza idrica al primo posto

Raccomandazione (UE) 2025/1179 - Principi guida dell’efficienza idrica al primo posto

ID 24123 | 16.06.2025 / In allegato

Raccomandazione (UE) 2025/1179 della Commissione, del 4 giugno 2025, relativa ai principi guida dell’efficienza idrica al primo posto

GU L 2025/1179 del 16.6.2025

[...]

Principali pratiche efficienti sotto il profilo idrico per attuare i principi guida dell’efficienza idrica al primo posto

(1) Miglior controllo delle risorse

Mantenere bilanci idrici accurati e aggiornati sulla base degli orientamenti disponibili (e tenerne conto nelle decisioni di pianificazione che incidono sul consumo di acqua e sulle misure di risparmio idrico. A tale scopo è opportuno prendere in considerazione le misure illustrate di seguito.

(1) Determinare e monitorare costantemente estrazioni, perdite i flussi di ritorno in tutti i corpi idrici di ciascun bacino idrografico e promuovere la misurazione digitale dell’acqua per le estrazioni e gli scarichi. I fornitori di acqua dovrebbero pubblicare regolarmente documenti e dati sulle variazioni del bilancio idrico e della qualità dell’acqua.

(2) Nel settore dell’approvvigionamento idrico pubblico è opportuno garantire che il consumo sia misurato individualmente per ciascun edificio e, nel caso dei condomini, per ogni singolo appartamento. L’uso di contatori intelligenti dovrebbe essere incoraggiato laddove sia necessario comunicare i dati in tempo reale per ulteriori incrementi di efficienza che rendano l’investimento redditizio.

(3) Stabilire flussi ecologici per i corpi idrici superficiali, tenendo conto anche delle esigenze dei corpi idrici sotterranei, in tutti i bacini idrografici per determinare il volume massimo di estrazione sostenibile, presupposto per un uso razionale ed efficiente dell’acqua. Il volume massimo di estrazione sostenibile dovrebbe tenere conto anche delle esigenze degli utenti non consumatori e dei requisiti della normativa pertinente. Avviare un coordinamento transfrontaliero per stabilire flussi ecologici per i fiumi che attraversano le frontiere al fine di evitare conflitti che potrebbero compromettere un approccio efficiente al consumo idrico. Garantire il rispetto efficace dei flussi ecologici inserendoli sistematicamente tra le condizioni da rispettare per le autorizzazioni relative alle risorse idriche.

(4) Valutare adeguatamente, sulla base degli orientamenti disponibili, le intrusioni saline e di altro tipo e il fabbisogno idrico degli ecosistemi terrestri dipendenti e degli ecosistemi acquatici associati collegati ai corpi idrici sotterranei. Mettere in atto in modo responsabile, attraverso una valutazione completa dei rischi, tecniche di ricarica dell’acquifero in condizioni controllate.

(5) Garantire che le autorizzazioni per le estrazioni di acque superficiali e sotterranee tengano conto delle previsioni relative ai cambiamenti climatici, che tengono conto dell’incertezza, al fine di anticipare le variazioni future del bilancio idrico e adeguare regolarmente le autorizzazioni per evitare estrazioni eccessive. Assicurarsi che il sistema di autorizzazione delle estrazioni sia sufficientemente agile e tenga anche conto, se del caso, delle variazioni stagionali significative. Evitare tempi eccessivamente lunghi per il rilascio delle autorizzazioni al fine consentire un adattamento flessibile in funzione delle variazioni dell’equilibrio idrico. Fissare prezzi adeguati per garantire un uso efficiente dell’acqua. Adottare sanzioni sufficientemente dissuasive per le estrazioni e gli scarichi illegali, non registrati o non autorizzati.

(6) Garantire che i piani di gestione dei bacini idrografici tengano conto dei bilanci idrici e quantifichino il consumo per attività socioeconomica, al fine di facilitare la pianificazione delle misure di efficienza sulla base di stime del potenziale residuo di risparmio idrico. Integrare gli aspetti inerenti alla gestione del rischio di siccità nei piani di gestione dei bacini idrografici e prepararsi al rischio di periodi prolungati di siccità.

(7) Garantire che una maggiore efficienza idrica favorisca la resilienza attraverso un minor consumo di acqua. A tal fine:

- applicare il principio del recupero dei costi per i servizi idrici, affinché tutti gli utenti e i settori di utilizzo delle acque contribuiscano in misura adeguata ai costi dei servizi idrici;
- garantire che le politiche di fissazione dei prezzi dell’acqua forniscano incentivi adeguati per un uso più efficiente delle risorse idriche sulla base dell’analisi economica prevista dall’allegato III della direttiva 2000/60/CE;
- assicurare un uso migliore e più ampio del principio «chi inquina paga» e del principio di precauzione, eliminando le sovvenzioni dannose per l’ambiente e garantendo meccanismi di fissazione dei prezzi accessibili, giusti ed equi per tutti gli utenti dell’acqua.

Al riguardo, gli Stati membri possono tener conto delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche del recupero dei costi, nonché delle condizioni geografiche e climatiche della o delle regioni in questione.

Garantire la piena trasparenza delle politiche di fissazione dei prezzi dell’acqua, in particolare per quanto riguarda il livello delle tariffe, l’uso dei fondi e le misure adottate per preservare le risorse idriche. Come buona prassi, è opportuno estendere questa misura anche ad ambiti diversi dall’acqua potabile e dal trattamento delle acque reflue urbane.

(2) Distribuzione efficiente

Migliorare la gestione delle perdite di acqua quale parte essenziale della gestione operativa dei sistemi per la fornitura di acqua e dare priorità agli investimenti per gestire rapidamente le perdite, concentrandosi sulle zone di fornitura che presentano necessità maggiori e utilizzando tutte le opportunità di finanziamento e tutti gli strumenti disponibili dell’Unione.

(3) Stoccaggio efficiente

(a) Dare priorità alle misure di ritenzione naturale dell’acqua nel suolo, nelle foreste, nelle acque sotterranee e nelle zone umide, che riducono l’evaporazione rispetto allo stoccaggio di acqua fuori terra in serbatoi artificiali.
(b) Effettuare una manutenzione regolare dei serbatoi artificiali, anche destinando esplicitamente finanziamenti alla rimozione periodica dei sedimenti e alla prevenzione delle perdite.
(c) Ottimizzare la gestione delle acque urbane attraverso il recupero delle acque piovane e altre forme di ritenzione naturale dell’acqua e accelerare l’introduzione di misure volte a prevenire gli scolmi causati da piogge molto intense.

(4) Uso efficiente

(a) Promuovere l’adozione delle tecnologie, delle pratiche e dei servizi migliori disponibili per garantire un uso efficiente dell’acqua in tutti i settori, anche promuovendo la circolarità.
(b) Incentivare il riutilizzo delle acque reflue al di là dell’irrigazione, anche nei settori industriale, energetico e dell’approvvigionamento idrico pubblico, prevenendo nel contempo i rischi per la salute umana e tenendo presenti gli impatti ambientali della riduzione dei flussi di ritorno in un bacino idrografico.

(5) Buona governance

(a) Sviluppare sistemi di distribuzione delle risorse idriche trasparenti e dotati di un meccanismo di governance inclusivo al fine di garantire la prevedibilità per gli utenti interessati, compresi gli utenti non consumatori, promuovendo nel contempo la sostenibilità, l’equità e il rispetto dei diritti umani. Nel definire i meccanismi di distribuzione delle risorse, è opportuno tenere conto del potenziale di risparmio idrico dei settori e delle regioni.
(b) Elaborare o mantenere politiche sociali specifiche a favore degli utenti dell’acqua a basso reddito e/o dei gruppi vulnerabili/emarginati per garantire a tutti l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, come previsto dalle direttive (UE) 2020/2184 e (UE) 2024/3019.

(6) Formazione e sensibilizzazione

(a) Migliorare le competenze e formare le autorità di gestione delle risorse idriche e le autorità responsabili dei settori che usano l’acqua, per aiutarle ad applicare il principio dell’efficienza idrica al primo posto e incoraggiare la riduzione dei consumi.
(b) Sostenere la ricerca e l’innovazione, migliorare le competenze e le conoscenze relative a tutti gli aspetti della gestione efficiente delle risorse idriche nei settori che usano l’acqua. Sensibilizzare i consumatori in merito all’importanza di risparmiare acqua, consentendo loro di agire in modo più sostenibile in funzione delle condizioni locali. A tale scopo, garantire trasparenza per i consumatori e i cittadini in merito al consumo e alla gestione dell’acqua, in linea con l’articolo 17 della direttiva (UE) 2020/2184 e con l’articolo 24 della direttiva (UE) 2024/3019.
(c) Promuovere una migliore informazione ai consumatori e sensibilizzare in merito all’impronta idrica dei prodotti e dei servizi di consumo utilizzando strumenti quali il marchio Ecolabel UE e il passaporto digitale di prodotto a norma del regolamento (UE) 2024/1781.

(7) Dimensione internazionale

(a) Tenere conto, se del caso, dei principi e degli obiettivi della presente raccomandazione nell’elaborazione di misure di sostegno tecnico e finanziario ai paesi partner.
(b) Migliorare la cooperazione con le istituzioni finanziarie (quali la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca mondiale) e con il settore privato per attirare investimenti a lungo termine nelle iniziative in materia di efficienza idrica, in linea con gli obiettivi della strategia Global Gateway dell’UE.
(c) Condividere le migliori pratiche attuando i principi e gli obiettivi della presente raccomandazione e promuovere la resilienza e l’efficienza idriche nella cooperazione internazionale.

...

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