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Check list per le abitazioni

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Check list per le abitazioni

Check list per le abitazioni

ID 19142 | 05.03.2023 / In allegato

Principi generali per la predisposizione della check list

La Check list rappresenta uno strumento basilare per l’operatore che accede ad una abitazione e deve “scannerizzare” le caratteristiche della stessa e delle persone che ci vivono.

Costituisce uno strumento per rilevare eventuali rischi e da’ informazioni di base su come rimuoverli.

La Check list può essere eventualmente utilizzata per richiedere interventi di II livello (ad amministratori, proprietari dell’abitazione, enti erogatori di servizi, ecc.).

La lista di controllo dovrebbe poter essere usata anche dai componenti aventi la “responsabilità” del nucleo che vive nell’abitazione (salvo casi particolari), non presupponendo conoscenza teorica specifica

La lista deve contenere le seguenti informazioni:

1. quali sono i rischi presenti nell’abitazione
2. quali possono essere le soluzioni per le criticità osservate

deve cioè fornire una visuale complessiva migliore della casa e dei rischi presenti e dare indicazione sulle azioni mirate alla prevenzione degli incidenti domestici (potenziali cause di infortuni) da intraprendere.

Il compilatore della lista deve tener presente, nel dare indicazioni o prendere decisioni, dei seguenti criteri di attribuzione delle priorità:

- l’eliminazione di un rischio ha la precedenza sulla sua riduzione;
- un grosso rischio* (potenzialmente determinante danni maggiori per la salute dei componenti il nucleo abitativo) ha la precedenza su un rischio minore;
- un costo piccolo con risultati certi ha la precedenza su alti costi con risultati incerti;
- quando le misure individuali sono impraticabili si può cercare di ricorrere a misure collettive (ripartizione spese, interventi dell’Amministratore, verifica di possibili accordi con enti erogatori di servizi, anche tramite le Amministrazioni Locali e le Aziende Sanitarie proponenti).

Il compilatore, nel verificare i punti della lista, nel caso un problema non risulti rilevante o pertinente, passi al successivo.

Se necessario deve fare le proprie aggiunte e, se afferente alla rete di collaborazione che si sta attivando, suggerirle ai referenti. 2

(* sarà necessario arrivare ad una definizione anche grossolana di “grosso” o “minore” rischio. Es. una presa divelta dal muro può permettere un contatto con parti in tensione e quindi provocare elettrocuzione e forse morte. Un pavimento sconnesso può provocare una caduta e di conseguenza possibile frattura e/o morte. I costi economici sono diversi e in letteratura sappiamo che sono i pavimenti i più pericolosi e che gli infortuni su pavimento sono circa venti volte di più. Sono entrambe “grossi” rischi? Utilizziamo un criterio del tipo: “può causare la morte in caso di infortunio?”, per i grossi rischi e uno del tipo “non causa di regola morte o postumi permanenti gravi”, e lo contestualizziamo allo specifico soggetto? Dal momento che quest’ultima fattispecie dipende anche da eventuali condizioni di fragilità di chi vive nell’abitazione.)

MODELLO PROPOSTO A L’AQUILA (16-20/4/2007)

La lista dovrebbe “seguire” un ideale percorso di visita dell’abitazione, dalle scale eventuali, al corridoio, alla cucina, salotto, camere, servizi ed eventuali soffitta, cantina, garage e giardino, così da non costituire un continuo rimando a problemi (es.. capitolo elettrodomestici, ecc., ma si deve prevedere i possibili elettrodomestici presenti nelle singole stanze).

In un capitolo specifico dovrebbero invece essere trattati gli impianti, per le parti centralizzate (caldaia, messe a terra, interruttori differenziali, ecc.) e non visibili nelle singole stanze. La singola stanza dovrebbe quindi prevedere teoricamente i capitoli: - aspetti strutturali (compresi gli infissi) - illuminazione - arredi - elettrodomestici (es. lavastoviglie) - utensili (es. coltelli, scale portatili) - parti di impianti (prese elettriche, tubazioni del gas, ecc.)

Si trasmette la scheda su cui abbiamo cominciato a lavorare a L’Aquila, come fac-simile, per la stesura della lista definitiva.

La lista di controllo è suddivisa in quattro colonne e tratta circa dieci aspetti divisi in sezioni. La prima colonna “Possibili problemi” mostra un sommario dei vari argomenti che richiedono la vostra attenzione che appaiono nella seconda colonna “Domande e suggerimenti”.

Queste domande non sono esaustive. E possibile che certe domande possano essere eliminate o che delle altre, al contrario, vadano aggiunte sulla base dell’esperienza. L’utilizzatore può adattare la lista alle sue circostanze specifiche (in fase di utilizzo pratico, mentre noi dovremmo dare la griglia più completa possibile. Le eventuali integrazioni in corso d’opera dovrebbero essere comunicate al gruppo e validate). La terza colonna “Azione da intraprendere” fornisce un numero di soluzioni ai problemi trovati.

Il segno * indica importanti argomenti sui quali gli utenti devono essere immediatamente informati.

In fase di compilazione il cerchio nero • viene spuntato quando esiste possibilità di miglioramento ed un qualche provvedimento è richiesto 

Se la situazione è sotto controllo e non è richiesto alcun provvedimento, si spunterà il cerchio bianco.

Se l’argomento non trova applicazione non si spunta nessun simbolo nella colonna 4.

I problemi importanti vengono indicati con il simbolo “frown”.

Le misure particolarmente efficaci si indicano con un “cry”.

La lista esamina tutti gli ambienti della casa e rappresenta una sorta di visita guidata agli stessi, mirata alla prevenzione. Dal momento però che alcuni elementi, quali le porte, le finestre, i pavimenti e le pareti con le loro sono comuni a tutti gli ambienti, viene predisposta una parte di check list comune, nella quale si dovrà precisare in quale ambiente (stanza) tali elementi presentano caratteristiche che fanno si che essi siano un rischio per l’accadimento di infortuni.

Fonte CMM Netwoek / Min salute

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Infortuni nelle abitazioni

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