Procedure Sicurezza attività e attrezzature
New Ed. 2020 (Rev. 3.0)
Il Prodotto New Ed. 2020 (Rev. 3.0) comprende 80 procedure di sicurezza da adottare in azienda per attività e l'uso di diverse attrezzature al fine di ottemperare agli obblighi di cui all'Art. 36 del D.Lgs. 81/2008 Informazione dei lavoratori.
Con un taglio semplice e sintetico, può essere un utile strumento, sia, per l'informazione dei lavoratori, che, per l'elaborazione del DVR.
Sviluppato su Documento "Procedure Sicurezza attività macchine", presenta una nuova struttura delle schede, per ogni attività e attrezzature (vedi elenco) sono indicati:
- Immagine riferimento
- Comportamenti prima dell'attività/uso
- Comportamenti durante l'attività/uso
- Comportamenti dopo l'attività/uso
- DPI
- Formazione specifica per il tipo di attività/attrezzatura
- Tabelle
- Segnaletica
Indice Portofolio
01. Procedure sicurezza attività e macchine Ed. 2020 (Rev. 3.0)
02. Legislazione
03. Segnaletica EN ISO 7010
Pag. 300
Formato doc
Indice 01. Procedure sicurezza attività e macchine Ed. 2020 (Rev. 3.0)
INDICE
1. PREMESSA
2. INDICAZIONI GENERALI
2.1 USO DELLE MACCHINE UTENSILI
2.2 SICUREZZA OFFICINA E MEGAZZINO
2.3 PRIMA DEL LAVORO
2.4 DURANTE IL LAVORO
2.5 DOPO IL LAVORO
3. ATTREZZATURE USO IN SICUREZZA
3.1 FRESA
3.2 TORNIO
3.3 TRAPANO A COLONNA
3.4 MOLATRICE
3.5 UTENSILI MANUALI
3.6 PRESSA IDRAULICA
3.7 SEGA A NASTRO
3.8 CESOIA
3.9 PUNZONATRICE IDRAULICA
3.10 PALLINATRICE
3.11 TAGLIO PLASMA
3.12 SCANTONATRICE
3.13 FILETTATRICE PER TUBI
3.14 COMPRESSORE
3.15 GENERATORE
3.16 SMERIGLIATRICE ANGOLARE
3.17 CRICK PER SOLLEVAMENTO AUTOMEZZI
3.18 CARICA BATTERIE 50
3.19 TRAPANO 52
3.20 TRAPANO AVVITATORE
3.21 MOTOSEGA
3.22 SEGHETTO ALTERNATIVO
3.23 TRONCATRICE A DISCO
3.24 IDROPULITRICE
4. AUTOMEZZI E MACCHINE MOBILI USO IN SICUREZZA
4.1 AUTOMEZZI PER SPOSTAMENTO MATERIALE
4.2 ESCAVATORE TERNA
4.3 AUTOCESTELLO PER LAVORI IN QUOTA (PLE)
4.4 CARRELLO ELEVATORE (MULETTO)
5. AUTOGRÙ
6. CARROPONTE
7. BOMBOLE DI GAS
8. OPERAZIONI DI SALDATURA E TAGLIO
9. CABINA DI VERNICIATURA
10. SCALE
10.1 TIPOLOGIE DI SCALE
10.2 SCELTA DELLA SCALA
10.3 USO DELLA SCALA
11. TRABATTELLO
12. ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO
12.1 BRACHE A CATENA
12.2 SCELTA DELLA CATENA INVECE DELLA FUNE IN ACCIAIO VANTAGGI/SVANTAGGI
12.3 VERIFICHE PRIMA DELL’USO
12.4 USO IN SICUREZZA
12.5 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
12.6 ESEMPIO TARGA PORTATE
12.7 BRACHE IN FUNE DI ACCIAIO
12.8 FUNI E PULEGGE
12.9 VERIFICHE PRIMA DELL’USO
12.10 USO IN SICUREZZA
12.11 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
12.12 ESEMPIO TARGA PORTATE
12.13 BRACHE IN TESSUTO
12.14 VERIFICHE PRIMA DELL’USO
12.15 USO IN SICUREZZA
12.16 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
12.17 ESEMPIO TARGA PORTATE
12.18 DISPOSITIVI DI PRESA DEL CARICO
12.19 VERIFICHE DA EFFETTUARE PRIMA DELL’USO
13. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
13.1 PESO LIMITE RACCOMANDATO
14. ISTRUZIONI PER LA CORRETTA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
15. MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
15.1 PREMESSA
15.2 RESPONSABILITÀ
15.3 INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ABILITAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI
15.4 CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE E SUPERALCOLICHE
15.5 PRINCIPI GENERALI MOVIMENTAZIONE
15.6 ESEMPI DI SOLLEVAMENTO
15.7 MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO
16. AUTOGRÙ
16.1 PIANO DI SICUREZZA
16.2 OPERATORI COINVOLTI
16.3 OBBLIGHI OPERATORI COINVOLTI NELLE OPERAZIONI CON AUTOGRÙ
16.4 OPERAZIONI DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
16.5 USO IN SICUREZZA DELL’AUTOGRU
16.6 MISURE DA ADOTTARE IN CASO DI INTERRUZIONE DEL LAVORO
16.7 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
16.8 MANUTENZIONE
16.9 DPI
17. GRU A BANDIERA
17.1 ELEMENTI PRINCIPALI
17.2 DISPOSITIVI DI COMANDO
17.3 OBBLIGHI DEGLI OPERATORI
17.4 OPERAZIONE DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
17.5 USO DELLA GRU A BANDIERA
17.6 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
17.7 DPI
18. PARANCHI ELETTRICI A CATENA/FUNE/MANUALI
18.1 OBBLIGHI DEGLI OPERATORI
18.2 OPERAZIONE DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
18.3 USO DEL PARANCO
18.4 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
18.5 DPI
19. ARGANO MANUALE
19.1 ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO
19.2 USO IN SICUREZZA
20. MORSE DI SOLLEVAMENTO
20.1 USO IN SICUREZZA
21. FORCHE PER PALLETS
21.1 USO IN SICUREZZA
21.2 PROCEDURE MOVIMENTAZIONE SICURA
22. TRASPORTO DI PERSONE CON DISPOSITVI DI SOLLEVAMENTO
22.1 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
22.2 CONTROLLO PRELIMINARI ALL’UTILIZZO DELLA CESTA
22.3 PERSONE DIRETTAMENTE INTERESSATE
22.4 PROCEDURA OPERATIVA
23. USO DISPOSITIVI ANTICADUTA
23.1 PREMESSA
23.2 CARATTERISTICHE BASE DEI SISTEMI ANTICADUTA
23.3 IMBRACATURA
23.4 PROCEDURA USO SISTEMA ANTICADUTA
23.5 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UNO O PIÙ CORDINI ASSORBITORI DI ENERGIA
23.6 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UN DISPOSITIVO ANTICADUTA RETRATTILE
23.7 SISTEMI DI ARRESTO CADUTA BASATI SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO VERTICALE E UN DISPOSITIVO ANTICADUTA DI TIPO GUIDATO
23.8 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO ORIZZONTALE E UNO O PIÙ DISPOSTIVI PER LO SCORRIMENTO
23.9 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI RIGIDE INSTALLATE IN MODO PERMANENTE
23.10 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI FLESSIBILI INSTALLATE IN MODO PERMANENTE
23.11 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI FLESSIBILI INSTALLATE IN MODO TEMPORANEO
23.12 TECNICHE DI POSIZIONAMENTO
23.13 RISCHI DERIVANTI DA UN USO SCORRETTO DEI DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
23.14 ISPEZIONE IMBRACATURE
24. SPAZI CONFINATI
24.1 PREMESSA
24.2 PERICOLI
24.3 MATERIALI E STRUMENTI
24.4 REQUISITI DEL PERSONALE CHE PUÒ SVOLGERE ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI
24.5 ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI
24.6 ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI CONDOTTE DA DITTE TERZE
24.7 GESTIONE DELLE EMERGENZE
24.8 ISTRUZIONE OPERATIVA 001 “ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI COMUNI”
24.9 ISTRUZIONE OPERATIVA 002 “ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI SPECIALI”
25. RICHIO CHIMICO: LUBRIFICANTI E LUBROREFRIGERANTI
25.1 PREMESSA
25.2 SCENARI DI ESPOSIZIONE
25.3 RISCHI PER LA SALUTE
25.4 COMPORTAMENTO SICURO
26. RISCHIO CHIMICO: LETTURA DELLA SCHEDA DI SICUREZZA
26.1 SEZIONI SDS
26.2 ESEMPIO SDS LUBROREFRIGERANTE
27. RUMORE E VIBRAZIONI
27.1 RUMORE
27.2 VIBRAZIONI CORPO INTERO
27.3 VIBRAZIONI MANO-BRACCIO
28. LOTO – LOCKOUT/TAGOUT
28.1 SCOPO
28.2 RESPONSABILITÀ
28.3 SEQUENZA DELLA PROCEDURA DI LOCKOUT
28.4 RIMETTERE IN SERVIZIO LA MACCHINA/ATTREZZATURA
28.5 ROCEDURA CHE COINVOLGE PIÙ DI UN OPERATORE
28.6 REGOLE PER L’APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DI LOCKOUT
28.7 CHECK LIST APPLICAZIONE PROCEDURA LOCKOUT - TAGOUT
29. RISCHIO ELETTRICO
29.1 PREMESSA
29.2 DEFINIZIONI
29.3 TIPOLOGIE PROCEDURE
29.4 PROCEDURE DI ESERCIZIO
29.4.1 MANOVRE DI ESERCIZIO
29.4.2 CONTROLLI FUNZIONALI
29.4.3 PROVE
29.4.4 ISPEZIONE
29.5 PROCEDURE DI LAVORO
29.5.1 PIANIFICAZIONE
29.5.2 PRESCRIZIONI SPECIFICHE RIGUARDO ALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE
29.5.3 PRESCRIZIONI IN CASO DI INDUZIONE O TRASFERIMENTO DEL POTENZIALE DI TERRA
29.5.4 PRESCRIZIONI IN CASO DI LAVORI ALL’APERTO
29.5.5 PRESCRIZIONI IN CASO DI LAVORI ALL’INTERNO
29.5.6 LAVORI FUORI TENSIONE
29.5.6 LAVORI SOTTO TENSIONE IN BASSA TENSIONE (CATEGORIE 0 E I)
29.5.7 METODI DI LAVORO IN BASSA TENSIONE
29.5.8 MODALITÀ OPERATIVE
29.5.9 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
29.5.10 LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE
29.6 PROCEDURE DI MANUTENZIONE
29.6.1 SOSTITUZIONE FUSIBILI
29.6.2 SOSTITUZIONE LAMPADE ED ACCESSORI
29.6.3 INTERRUZIONI TEMPORANEE
29.6.4 TERMINE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE
30. GUIDA DEL CARRELLO ELEVATORE
31. UFFICIO
31.1 ATTREZZATURE
31.2 FOTOCOPIATRICI
31.3 RISCHIO ELETTRICO UFFICIO
31.4 ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO
31.5 ILLUMINAZIONE
32. EMERGENZA
Matrice Revisioni
Rev. |
Data |
Oggetto |
Autore |
3.0 |
16.11.2019 |
- Aggiunte 20 nuove Procedure - Aggiornato template grafico - Aggiornati riferimenti normativi - Aggiornata Segnaletica ISO 7010 |
Certifico Srl |
2.0 |
02.03.2017 |
- Nuovo formato - Nuova sezione Legislazione - Nuova sezione Segnaletica ISO 7010 |
Certifico Srl |
1.0 |
01.07.2016 |
- Aggiunte 13 nuove Procedure |
Certifico Srl |
0.0 |
01.06.2016 |
--- |
Certifico Srl |
ISBN: 978-88-98550-62-3
Revisione: 3.0
Edizione: 2020
Anno: 2020
Formato: .docx
Struttura: Adobe Portfolio.pdf
Tipo: Modello
Livello tecnico: ****/*****
Pagine: 300
Dimensioni: 60 Mb
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I nostri prodotti in formato software, acquistati online, a seguito di aggiornamenti relativi sia a nuove funzionalità/contenuti introdotti che ad evoluzioni normative, sono resi disponibili ai Clienti nell'ultima Release di uscita nella propria Area Riservata.
Comunicazioni dirette previste al riguardo.
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Procedure Sicurezza attività e attrezzature
Riferimenti normativi formazione/informazione:
- D.Lgs. 81/2008 art. 36, 37;
Articolo 36 - Informazione dei lavoratori
1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale;
b) sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro;
c) sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46;
d) sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente.
2. Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
b) sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e delle miscele pericolose53 sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.
3. Il datore di lavoro fornisce le informazioni di cui al comma 1, lettere a) e al comma 2, lettere a), b) e c), anche ai lavoratori di cui all’articolo 3, comma 9.
4. Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.
Articolo 36 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a:
a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell'azienda.
2. La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo.
3. Il datore di lavoro assicura, altresì, che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in merito ai rischi specifici di cui ai titoli del presente decreto successivi al I.
Ferme restando le disposizioni già in vigore in materia, la formazione di cui al periodo che precede è definita mediante l'accordo di cui al comma 2.
4. La formazione e, ove previsto, l'addestramento specifico devono avvenire in occasione:
a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell'inizio dell'utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
b) del trasferimento o cambiamento di mansioni3;
c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e miscele pericolose5.
5. L'addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro.
6. La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti deve essere periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi.
segue
...
- Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Accordo Stato/Regioni 21 dicembre 2011);
- Formazione lavoratori Individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (art. 73, comma 5, d.lgs. 81/2008) (Accordo Stato/Regioni 22 febbraio 2012);
- Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni (Accordo Stato/Regioni 7 luglio 2016);
- Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998;
- Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro (S.O. n. 81 a G.U. del 7 aprile 1998, n. 81);
- Circolare 12653 del 23 Febbraio 2011;
- Circolare 1014 del 27 Gennaio 2012;
- Decreto 15 luglio 2003, n. 388 - Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni. (GU Serie Generale n.27 del 3-2-2004);
- CEI 11-27 - Lavori su impianti elettrici.
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