Slide background




Il rischio psicosociale nell’assistenza sociosanitaria

ID 20422 | | Visite: 1935 | Documenti Sicurezza UEPermalink: https://www.certifico.com/id/20422

Il rischio psicosociale nell assistenza sociosanitaria

Il rischio psicosociale nell’assistenza sociosanitaria, l’analisi di Eu-Osha

ID 20422 | 19.09.2023

La ricerca dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), disponibile sul portale istituzionale, analizza le caratteristiche del settore assistenziale e i fattori che incidono sul benessere psicofisico dei lavoratori.

Il settore dell’assistenza sanitaria e sociale è occupato da circa l’11% del totale dei lavoratori dell’Unione europea e, come emerge dai dati 2020 della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), ha registrato una crescita nell’ultimo decennio, soprattutto per effetto dell’invecchiamento della popolazione. Sul tema Eu-Osha ha condotto una ricerca, che analizza i rischi per la salute mentale e fisica dei lavoratori dediti alle attività assistenziali.

Le caratteristiche del comparto assistenziale e della forza lavoro. Secondo la classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità europea (Eurostat, 2008), il settore si divide in assistenza sanitaria umana (ad esempio attività ospedaliere), residenziale e sociale (ad esempio assistenza sociale senza alloggio per anziani e disabili, attività di asilo nido). Come segnalato da Eu-Osha e da Eurofound, più di tre quarti delle figure professionali impiegate nell’assistenza sono donne. Dallo studio dell’Agenzia europea emerge che la maggior parte degli operatori assistenziali svolge il proprio lavoro in strutture ospedaliere, ma esistono anche altri luoghi di lavoro, come le case di cura, gli asili nido, gli studi medici e le case dei pazienti. Le occupazioni in questo settore coinvolgono figure professionali molto diverse, dai medici altamente istruiti agli assistenti infermieristici a basso salario.

I rischi connessi all’attività di assistenza sociale e sanitaria. Lo studio di Eu-Osha riporta il dato di Eurostat, secondo cui nel 2020 oltre il 58% dei lavoratori del comparto ha riferito di essere esposto a fattori che influiscono negativamente sul proprio benessere mentale. In campo assistenziale, il carico di lavoro risulta essere in costante aumento anche a causa delle esigenze crescenti di una popolazione che invecchia e della carenza di professionisti sociosanitari. La pressione temporale, dovuta al sovraccarico da lavoro, costituisce per gli operatori un forte fattore di stress. A questo si unisce un carico emotivo pesante da gestire quando si entra in contatto con malattie gravi e terminali, con il dolore e l’ansia dei pazienti o con le richieste dei loro parenti.

L’impatto della digitalizzazione e del covid-19 sul benessere mentale dei lavoratori sociosanitari. Lo studio, citando i dati di un sondaggio dell’Agenzia, riporta che il 59% degli operatori sociosanitari con registra un aumento significativo dello stress lavoro correlato durante la pandemia. Il covid-19, infatti, a causa soprattutto della paura di infettarsi e di la gestione dei rischi psicosociali. Inoltre, evidenziando le interconnessioni che esistono tra la salute della forza lavoro e la necessità di garantire un’assistenza sicura e di qualità ai pazienti, lo studio suggerisce un approccio integrato, che tenga conto del benessere dei lavoratori, delle pratiche organizzative e della qualità dei servizi assistenziali.

Le conseguenze dei rischi psicosociali per il benessere dei lavoratori. Lo studio riporta che l’esposizione a fattori di rischio psicosociali può portare a stress lavorativo e causare una serie di gravi problemi di salute mentale e fisica come affaticamento cronico, depressione e malattie cardiovascolari. Dalle indagini riportate risulta che il 30% degli intervistati ha riferito di aver sperimentato negli ultimi 12 mesi stress, depressione e ansia legati al lavoro. Questi sintomi, se non gestiti con successo, possono favorire lo sviluppo di fenomeni di burnout. Inoltre, fornendo assistenza ai pazienti, è probabile che gli operatori siano esposti a traumi, che potenzialmente rischiano di portare a un disturbo da stress post-traumatico.

La gestione dei rischi psicosociali: la necessità di un approccio integrato. A partire dal 1989, con l’introduzione della Direttiva 89/391/CEE sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, sono nate molte iniziative a livello internazionale, nazionale, regionale, settoriale e/o aziendale per la gestione dei rischi psicosociali. Inoltre, evidenziando le interconnessioni che esistono tra la salute della forza lavoro e la necessità di garantire un’assistenza sicura e di qualità ai pazienti, lo studio suggerisce un approccio integrato, che tenga conto del benessere dei lavoratori, delle pratiche organizzative e della qualità dei servizi assistenziali.

...

Fonte: EU-OSHA

Collegati

DescrizioneLinguaDimensioneDownloads
Scarica questo file (Psychosocial risks in the health and social care sector.pdf)Psychosocial risks in the health and social care sector
EU OSHA 2023
EN531 kB87

Tags: Sicurezza lavoro Rischio stress lavoro-correlato

Articoli correlati

Ultimi archiviati Sicurezza

Ensuring safety and health at work in a changing climate
Apr 26, 2024 47

Ensuring safety and health at work in a changing climate

 Ensuring safety and health at work in a changing climate / ILO 2024 ID 21771 | 26.04.2024 Climate change is already having serious impacts on the safety and health of workers in all regions of the world. Workers are among those most exposed to climate change hazards yet frequently have no choice… Leggi tutto
DD n  40 del 23 Aprile 2024
Apr 26, 2024 60

Decreto direttoriale n. 40 del 23 Aprile 2024

Decreto direttoriale n. 40 del 23 Aprile 2024 / Iscrizione OPNC - En.Bi.C Sicurezza ID 21768 | 26.04.2024 ... Articolo 1 (Iscrizione nel Repertorio nazionale degli organismi paritetici) 1. L’“Organismo Paritetico Nazionale Confederale OPNC - En.Bi.C Sicurezza”, con sede legale in Roma, via C.… Leggi tutto
Apr 21, 2024 138

Lettera circolare n.5443 del 28 maggio 2009

Lettera circolare n.5443 del 28 maggio 2009 Controlli di prevenzione incendi ai sensi dell'art.19 del D.Lgs 139/2006 [box-info]D.Lgs 139/2006 Art. 19 Vigilanza ispettiva (art. 23, decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626) 1. Il Corpo nazionale esercita, con i poteri di polizia amministrativa e… Leggi tutto

Più letti Sicurezza