Slide background
Slide background
Slide background
Slide background




Interpretazione delle analisi di suolo

ID 18165 | | Visite: 1697 | Documenti Ambiente EntiPermalink: https://www.certifico.com/id/18165

Interpretazione delle analisi del terreno ARPAV

L’interpretazione delle analisi del terreno / ARPAV 2007

Strumento per la sostenibilità ambientale

Fin dall’inizio di questo secolo gli studiosi del suolo hanno cercato di utilizzare lo strumento dell’analisi fisica e chimica per conoscere meglio il terreno, fattore produttivo essenziale per le aziende agricole.

Quando poi nel secondo dopoguerra è andata affermandosi ovunque la pratica della fertilizzazione minerale queste analisi hanno acquistato un nuovo significato: i loro risultati sono diventati degli indici della presenza relativa dei vari elementi nel suolo, della loro disponibilità per le piante e quindi strumento per modulare l’apporto di fertilizzanti in funzione della dotazione nei vari elementi che determinano la fertilità del suolo stesso.

La scarsa diffusione di queste analisi in Italia rispetto a molti altri paesi europei ed americani, ha fatto sì che la tecnica della fertilizzazione si sia sviluppata in prevalenza senza considerare la fertilità chimico-fisica del terreno ma solo le esigenze della coltura, talvolta la tessitura del terreno, ed altre pratiche agronomiche che interagiscono con la concimazione (irrigazione, drenaggio, lavorazioni, ecc.).

In altri paesi europei (Olanda, Francia, Germania) invece la messa a punto delle tecniche di fertilizzazione è andata di pari passo con i risultati delle sperimentazioni per la taratura dei risultati delle analisi del terreno; quest’ultime sono quindi sempre state tenute in grande considerazione per ricercare delle relazioni tra risultati analitici e dose ottimale di fertilizzante per le diverse colture, diversamente da quanto avvenuto in Italia.

Nel nostro paese solo dalla fine degli anni 80 le analisi del terreno sono state utilizzate per l’elaborazione dei consigli di concimazione; esse si sono diffuse prevalentemente al nord, grazie soprattutto ai laboratori di alcune aziende produttrici di fertilizzanti.

Solo in seguito al crescente allarme ambientale alcune strutture laboratoristiche pubbliche e di associazioni di produttori, hanno iniziato ad interessarsi all’interpretazione dell’analisi del terreno, allo scopo di razionalizzare le concimazioni ed evitare rischiosi eccessiì nell’apporto di nutrienti al suolo.

Particolarmente critica è la situazione delle aziende zootecniche che solo raramente integrano correttamente i fertilizzanti minerali con i materiali organici prodotti in azienda, ritenendo le deiezioni degli animali solo un sottoprodotto, sottostimando o non considerando l’apporto di elementi fertilizzanti ai terreni agricoli che deriva dal loro corretto impiego.

È sempre più necessario pertanto, anche ai fini dell’applicazione della Direttiva Nitrati, che le aziende agricole, in primis quelle zootecniche,ì prendano coscienza del valore fertilizzante delle deiezioni e delle notevoli possibilità di risparmio sull’acquisto di fertilizzanti minerali che una loro corretta gestione può consentire.

D’altra parte dal punto di vista della protezione ambientale negli ultimi anni è andata crescendo l’attenzione all’importanza del suolo per la conservazione e la funzionalità degli ecosistemi.

La recente proposta di direttiva quadro per la protezione del suolo (COM/2006/232) (archiviata / ndr) ha chiaramente definito le funzioni chiave svolte dal suolo e le misure di salvaguardia necessarie al loro mantenimento.

Anche in questo senso uno sforzo sempre maggiore viene richiesto agli operatori del settore per un continuo miglioramento degli strumenti di conoscenza del suolo, tra cui l’analisi chimico-fisica continua a mantenere un ruolo chiave.

Interpretare una analisi del terreno significa valutarne i risultati per stabilire se sono adeguati alla coltivazione di interesse.

I parametri possono essere determinati con diverse metodiche analitiche, la valutazione di ogni risultato deve essere fatta utilizzando specifiche tabelle riferite alla metodica utilizzata, che dovrebbe essere indicata sul certificato di analisi.

Le metodiche reperibili in bibliografia sono molte; alcune prevedono un estraente unico per molti nutrienti, altre prevedono estraenti diversi per i singoli elementi. 

Si veda la legislazione italiana di cui a:

Decreto 21 marzo 2005
Decreto 23 febbraio 2004
Decreto Ministeriale 13 settembre 1999
Decreto Ministeriale 11 maggio 1992

Collegati

DescrizioneLinguaDimensioneDownloads
Scarica questo file (Interpretazione delle analisi del terreno ARPAV 2007.pdf)Interpretazione delle analisi del terreno ARPAV 2007.pdf
 
 1260 kB7422

Tags: Ambiente Suolo

Articoli correlati

Ultimi archiviati Ambiente

Raccomandazione  UE  2024 1590
Giu 04, 2024 89

Raccomandazione (UE) 2024/1590

Raccomandazione (UE) 2024/1590 ID 21990 | 04.06.2024 Raccomandazione (UE) 2024/1590 della Commissione, del 28 maggio 2024, sul recepimento degli articoli 8, 9 e 10 recanti le disposizioni relative all'obbligo di risparmio energetico della direttiva (UE) 2023/1791 del Parlamento europeo e del… Leggi tutto
Alberi monumentali italia
Giu 03, 2024 97

Alberi monumentali Italia: Brochure Masaf

Alberi monumentali Italia: Brochure Masaf ID 21986 | 03.06.2024 / Brochure allegata Brochure informativa degli Alberi monumentali d'Italia realizzata con lo scopo di illustrare in sintesi cos'è un Albero monumentale e quali sono i criteri per dichiararne la monumentalità, come segnalare un albero… Leggi tutto
Mag 28, 2024 494

Regolamento (UE) 2024/1468

Regolamento (UE) 2024/1468 ID 21940 | 28.05.2024 Regolamento (UE) 2024/1468 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 maggio 2024, che modifica i regolamenti (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116 per quanto riguarda le norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali, i regimi per il clima,… Leggi tutto
Mag 21, 2024 222

Direttiva 2001/80/CE

Direttiva 2001/80/CE Direttiva 2001/80/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2001, concernente la limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di combustione (GU L 309 del 27.11.2001) Abrogata da: Direttiva 2010/75/UE… Leggi tutto
Grandi impianti di combustione ISPRA 2011
Mag 21, 2024 199

Grandi impianti di combustione: emissioni totali, emissioni specifiche e concentrazioni

Grandi impianti di combustione: emissioni totali, emissioni specifiche e concentrazioni ID 21898 | 21.05.2024 / Rapporto ISPRA 132/2011 Il presente rapporto contiene l’elaborazione dei dati delle emissioni in atmosfera di biossido di zolfo, di ossidi di azoto e di polveri, nonché dei combustibili… Leggi tutto
Regolamento delegato  UE  2024 1408
Mag 21, 2024 116

Regolamento delegato (UE) 2024/1408

Regolamento delegato (UE) 2024/1408 ID 21895 | 21.05.2024 Regolamento delegato (UE) 2024/1408 della Commissione, del 14 marzo 2024, che modifica il regolamento delegato (UE) 2023/1184 della Commissione allineando un termine tecnico alla direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del… Leggi tutto

Più letti Ambiente