EN ISO 13850 Arresto di emergenza

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EN 13850 Arresto di emergenza 2021

EN ISO 13850 Arresto di emergenza

ID 6405 | Rev. 1.0 2021 del 13.05.2021

In allegato Documento sull’arresto di emergenza di macchine di raccordo tra i requisiti:

1. Direttiva macchine 2006/42/CE al RESS 1.2.4.3
2. Commenti Guida Direttiva macchine 2006/42/CE
3. EN ISO 13850:2015 Sicurezza del macchinario - Funzione di arresto di emergenza - Principi di progettazione
4. Funzioni di sicurezza EN 60204-1:2018
5. Estratto EEN 60204-1:2018 arresto di emergenza

1. Direttiva macchine 2006/42/CE RESS 
...

1.2.4.3. Arresto di emergenza

La macchina deve essere munita di uno o più dispositivi di arresto di emergenza, che consentano di evitare situazioni di pericolo che rischino di prodursi nell’imminenza o che si stiano producendo.

Sono escluse da quest'obbligo:
- le macchine per le quali il dispositivo di arresto di emergenza non può ridurre il rischio, perché non riduce il tempo per ottenere l'arresto normale oppure perché non permette di prendere le misure specifiche che il rischio richiede,
- le macchine portatili tenute e/o condotte a mano.

Il dispositivo deve:
- comprendere dispositivi di comando chiaramente individuabili, ben visibili e rapidamente accessibili,
- provocare l'arresto del processo pericoloso nel tempo più breve possibile, senza creare rischi supplementari,
- quando necessario avviare, o permettere di avviare, alcuni movimenti di salvaguardia.

Quando si smette di azionare il dispositivo di arresto di emergenza dopo un ordine di arresto, detto ordine deve essere mantenuto da un blocco del dispositivo di arresto di emergenza, sino al suo sblocco; non deve essere possibile ottenere il blocco del dispositivo senza che quest'ultimo generi un ordine di arresto; lo sblocco del dispositivo deve essere possibile soltanto con una apposita manovra e non deve riavviare la macchina, ma soltanto autorizzarne la rimessa in funzione.

La funzione di arresto di emergenza deve essere sempre disponibile e operativa a prescindere dalla modalità di funzionamento.

I dispositivi di arresto di emergenza devono offrire soluzioni di riserva ad altre misure di protezione e non sostituirsi ad esse.

1.2.4.4. Assemblaggi di macchine

Nel caso di macchine o di elementi di macchine progettati per lavorare assemblati, le macchine devono essere progettate e costruite in modo tale che i comandi di arresto, compresi i dispositivi di arresto di emergenza, possano bloccare non soltanto le macchine stesse ma anche tutte le attrezzature collegate, qualora il loro mantenimento in funzione possa costituire un pericolo.

2. Commenti Guida Direttiva macchine 2006/42/CE

§202 Dispositivi di arresto di emergenza

Un dispositivo di arresto d’emergenza comprende un dispositivo di comando specifico collegato al sistema di comando che impartisce un comando di arresto e i componenti o sistemi necessari per arrestare le funzioni pericolose di una macchina il più rapidamente possibile, senza creare ulteriori rischi.

I dispositivi di arresto d’emergenza devono poter consentire all’operatore di arrestare le funzioni pericolose della macchina il più rapidamente possibile nel caso in cui, nonostante si siano adottate altre misure di protezione, si verifichino situazioni o eventi pericolosi. Il dispositivo di arresto d’emergenza non rappresenta una protezione in sé, ragion per cui l’ultima frase del punto 1.2.4.3 precisa che i dispositivi di arresto di emergenza devono rappresentare una soluzione di riserva di altre misure di protezione, come i ripari e i dispositivi di protezione, e non sostituirsi ad esse. Tuttavia, il comando d’arresto d’emergenza deve poter consentire all’operatore di impedire che una situazione pericolosa causi un incidente, o per lo meno di ridurre la gravità delle conseguenze di tale incidente. Un comando di emergenza deve anche poter consentire all’operatore di impedire che la macchina sia danneggiata a causa del malfunzionamento.

Il primo paragrafo del punto 1.2.4.3 prevede, in generale, che la macchina debba essere munita di uno o più dispositivi di arresto di emergenza. Il secondo paragrafo del punto 1.2.4.3 prevede due eccezioni per cui tali dispositivi di arresto di emergenza non sono necessari. Si ha la prima eccezione quando il dispositivo di arresto di emergenza non ridurrebbe il rischio in confronto a un arresto normale. Questo può essere il caso, ad esempio, se non è possibile ottenere un arresto significativamente più rapido di quanto si potrebbe ottenere con un arresto normale senza creare ulteriori rischi quali, ad esempio, la perdita di stabilità o il rischio di rottura di parti della macchina. Qualora la macchina non sia dotata di comando di arresto d’emergenza, il dispositivo di arresto normale deve essere chiaramente individuabile, ben visibile e rapidamente accessibile in modo da poter essere utilizzato per poter arrestare la macchina in caso di emergenza. La seconda eccezione riguarda le macchine portatili tenute e/o condotte a mano – cfr. §278: commenti sul punto 2.2.1.

Il terzo e quarto paragrafo del punto 1.2.4.3 illustrano i requisiti di progettazione dei dispositivi di arresto d’emergenza.

− In primo luogo, i dispositivi di arresto d’emergenza devono essere chiaramente individuabili e ben visibili. Questo è un elemento importante, in quanto in una situazione d’emergenza reagire in una frazione di secondo può essere cruciale. Di norma i dispositivi di arresto d’emergenza sono rossi in campo giallo.
− Secondo, i dispositivi d’arresto d’emergenza devono essere rapidamente accessibili. Questo requisito produce delle conseguenze sulla scelta del tipo di dispositivo di comando e sul numero e sulla posizione dei dispositivi di comando di cui dotare la macchina.

Spesso i dispositivi di comando d’emergenza sono azionati a mano e sono del tipo a fungo. Tuttavia, laddove vi sia il rischio che l’operatore possa avere difficoltà a raggiungere il comando di arresto d’emergenza, ad esempio se entrambe le mani sono rimaste intrappolate, potrebbero essere preferibili dispositivi di arresto d’emergenza a pedale o a barra che possono essere azionati da altre parti del corpo.

Nel caso di macchine in cui le zone pericolose sono estese in lunghezza, ad esempio su macchine di movimentazione continua come i nastri trasportatori, i comandi di arresto d’emergenza devono poter essere attivati tramite cavi o funi.

Poiché i dispositivi di arresto d’emergenza devono essere rapidamente accessibili, il numero e la posizione di tali dispositivi saranno conseguenti alle dimensioni e alla configurazione della macchina, al numero degli operatori, all’ubicazione delle zone di pericolo e alla posizione dei punti di lavoro e di manutenzione. In particolare, potrebbe essere necessario dotare di dispositivi di arresto d’emergenza l’interno delle zone pericolose non visibili all’operatore che avvia la macchina o le zone della macchina in cui potrebbero restare imprigionate delle persone, in modo tale che chiunque sia esposto possa impedire l’avviamento nel caso non possa allontanarsi in tempo dalla zona di pericolo – cfr. §195: commenti sul sesto paragrafo del punto 1.2.2.

− Il secondo trattino del terzo paragrafo specifica che i dispositivi di arresto d’emergenza devono poter arrestare un processo pericoloso il più rapidamente possibile, senza causare rischi supplementari. I mezzi per soddisfare tale prescrizione dipendono dalle caratteristiche della macchina. In taluni casi, sarà sufficiente un’interruzione immediata dell’alimentazione degli azionatori. Qualora sia necessario un arresto comandato, l’alimentazione degli azionatori può essere mantenuta in fase di arresto, per poi essere interrotta una volta ottenuto l’arresto. In taluni casi, per evitare di creare ulteriori rischi, può essere necessario mantenere l’alimentazione di taluni componenti anche dopo l’arresto, ad esempio per evitare la caduta di alcuni elementi della macchina.

− Il terzo trattino del terzo paragrafo fa riferimento a casi in cui può essere necessario effettuare azioni diverse dall’arresto della macchina per evitare o eliminare le situazioni pericolose. Per esempio, una volta arrestata la macchina, può essere necessario aprire o consentire l’apertura di punti in cui potrebbero rimanere imprigionate o agganciate parti del corpo dell’operatore. In tali casi, occorre progettare il dispositivo di arresto d’emergenza in modo che possa azionare automaticamente tale funzione, oppure, almeno, consentirne il controllo. Laddove necessario per mantenere le condizioni di sicurezza, alcune funzioni di sicurezza della macchina non devono essere arrestate (quali, ad esempio, i sistemi di raffreddamento o di estrazione delle polveri).

Il requisito di cui al quarto paragrafo del punto 1.2.4.3 mira a evitare il rischio di avviamento involontario della macchina dopo l’attivazione del dispositivo di arresto d’emergenza. Ci si può conformare a tale requisito dotando la macchina di dispositivi di arresto d’emergenza del tipo “a blocco” che richiedono un’azione specifica determinata per essere sbloccati. Lo sblocco del dispositivo di comando d’emergenza non deve riavviare la macchina, ma solo autorizzarne la rimessa in moto tramite il normale dispositivo di avviamento – cfr. §199: commenti sul punto 1.2.3.

Il quinto paragrafo del punto 1.2.4.3 prescrive che la funzione di arresto d’emergenza debba essere sempre disponibile e operativa, a prescindere dal modo di funzionamento – cfr. §204: commenti sul punto 1.2.5.

Le specifiche relative ai comandi d’arresto d’emergenza sono fornite dalla norma EN 13850.

3. EN ISO 13850:2015

Sicurezza del macchinario - Funzione di arresto di emergenza - Principi di progettazione
La norma specifica i requisiti di funzionamento e i principi di progettazione per la funzione di arresto di emergenza sul macchinario, indipendentemente dal tipo di energia utilizzata
...

TERMINI E DEFINIZIONI

3.1 arresto di emergenza (E-stop); funzione di arresto d'emergenza: Funzione prevista per:

- evitare al loro sorgere o ridurre i pericoli esistenti per le persone, i danni al macchinario o alla lavorazione in corso; e
- essere attivata mediante una singola azione umana.

3.2 attrezzature di arresto di emergenza: Parti di un sistema di comando legate alla sicurezza che eseguono la funzione di arresto di emergenza.

Nota 1
Tipicamente, le attrezzature di arresto di emergenza sono suddivise in elementi di ingresso, di elaborazione e di uscita.

3.3 dispositivo di arresto di emergenza: Dispositivo di comando azionato manualmente utilizzato per attivare una funzione di arresto di emergenza.

3.4 attuatore della macchina: Meccanismo elettrico della macchina utilizzato per attuare il movimento.

Nota 1
Esempio di attuatori di macchine sono motori, elettrovalvole, cilindri pneumatici o idraulici.

3.5 funzione di sicurezza: Funzione di una macchina il cui guasto può determinare un immediate aumento del(i) rischio(i) .

3.6 ampiezza di comando di dispositivo(i) di arresto di emergenza: Sezione predeterminata del macchinario sotto il controllo del(i) dispositivo(i) di emergenza specifico(i).

3.7 colletto di protezione: Misura meccanica fornita per ridurre la possibilità di azionamento accidentale di un dispositivo di arresto di emergenza.

3.8 situazione di emergenza: Situazione pericolosa che necessita di essere urgentemente interrotta o evitata.

4 REQUISITI Dl SICUREZZA

4.1 Requisiti generali

4.1.1 Funzione di arresto d'emergenza


4.1.1.1 Lo scopo della funzione di arresto di emergenza e evitare situazioni di emergenza effettive derivanti dal comportamento di persone o da un evento pericoloso inatteso.
La funzione di arresto di emergenza deve essere attivata mediante una singola azione umana.

4.1.1.2 La funzione di arresto di emergenza deve essere disponibile e operativa in ogni momento.
Deve avere la precedenza su tutte le altre funzioni e operazioni e in tutte le modalità operative della macchina senza compromettere altre funzioni di protezione (per esempio il rilascio di persone intrappolate, lo spegnimento degli incendi).
Quando la funzione di arresto di emergenza è attivata:
- deve essere mantenuta fino al riarmo manuale;
- non deve essere possibile per ogni comando di avviamento arrestato dall'attivazione della funzione di arresto di emergenza di avere effetto su tali operazioni.

La funzione di arresto di emergenza deve essere riarmata mediante un'azione umana intenzionale.
Il riarmo della funzione di arresto di emergenza deve essere eseguito mediante il disinnesto di un dispositivo di arresto di emergenza (vedere punto 4.1.4). Il riarmo non deve attivare l'avviamento della macchina.

Nota
La funzione di arresto di emergenza non può essere considerata una misura di prevenzione di avviamenti inattesi come descritto nella ISO 12100.

4.1.1.3 La funzione di arresto di emergenza è una misura di protezione complementare e non deve essere applicata in sostituzione di misure di protezione e di altre funzioni o di funzioni di sicurezza.
...
4.1.1.6 La funzione di arresto di emergenza deve essere progettata in modo che la decisione di attivare il dispositivo di arresto di emergenza non richieda di considerare gli effetti risultanti.

4.1.2 Ampiezza di comando di dispositivo(i) di arresto di emergenza

L'ampiezza di comando di ogni dispositivo di arresto di emergenza deve coprire l'intera macchina. Come eccezione, un'unica ampiezza di comando può non essere appropriata quando, per esempio, l'arresto di tutti i macchinari collegati potrebbe generare pericoli aggiuntivi o influenzare in maniera non necessaria la produzione.
Ogni ampiezza di comando pub interessare una o più sezioni di una macchina, una macchina intera o un gruppo di macchine (vedere figura 1).

Ampiezze di comando differenti possono sovrapporsi.

L'assegnazione delle ampiezze di comando deve essere determinata tenendo in considerazione quanta segue:

a) la configurazione fisica della macchina, basata sull'area visibile della macchina;
b) la possibilità di riconoscere situazioni pericolose (per esempio visibilità, rumore, odore);
c) ogni implicazione per la sicurezza legata al processo di produzione;
d) l'esposizione prevedibile a pericoli;
e) i possibili pericoli adiacenti.

4.1.2.1 E possibile applicare più di un'ampiezza di comando se i requisiti seguenti sono soddisfatti:
- le ampiezze di comando devono essere chiaramente definite e identificabili;
- i dispositivi di arresto di emergenza devono essere facilmente associati al pericolo che richiede un arresto di emergenza;
- l'ampiezza di comando di un dispositivo di arresto di emergenza deve essere identificabile nella posizione di manovra di ogni dispositivo di arresto di emergenza
(vedere anche punto 4.1.1.6).

Nota
L'identificazione chiara potrebbe essere realizzata mediante un pittogramma o mediante l'ubicazione stessa.
Si dovrebbe evitare la lettura di testi o istruzioni associati al dispositivo di arresto di emergenza o la necessita di conoscenze pregresse.

Esempio:
Tale pittogramma potrebbe essere posizionato vicino a un dispositivo di arresto di emergenza e dovrebbe indicare l'ampiezza di comando del dispositive stesso.

 Ampiezza 1  oppure   Ampiezza 2 (ampiezza di comando che
copre tutte le sezioni
dell'intera macchina)
 Ampiezza 3 oppure  Ampiezza 4 (ampiezza di comando di
sezioni specifiche della
macchina)


- l'azionamento di un dispositivo di arresto di emergenza non deve creare un pericolo (pericoli) aggiuntivo(i) o aumentare il rischio (i rischi) in ogni ampiezza di comando;
- l'azionamento di un dispositivo di arresto di emergenza in un'ampiezza di comando non deve impedire l'attivazione di una funzione di arresto di emergenza in un'altra
ampiezza di comando;
- le informazioni per l'uso della macchina devono comprendere informazioni sull'ampiezza di comando di un dispositive di arresto di emergenza. 

Per quanto possibile, dispositivi di arresto di emergenza con ampiezze di comando differenti non devono essere ubicati uno vicino all'altro.

Ampiezza 5

Figura 1 - Esempi che dimostrano il concetto di ampiezza di comando

Legenda
1 Dispositivo di arresto di emergenza
2 Ampiezza di comando
3 Sezione di macchina o macchina

Categorie di arresto
L'arresto di emergenza deve funzionare in conformità a una delle categorie di arresto seguenti (vedere anche la IEC 60204-1). La categoria di arresto pertinente deve essere selezionata mediante la valutazione del rischio.

Categoria di arresto 0
Arresto mediante rimozione immediata dell'energia per gli attuatori della macchina.

Nota 1
Può essere necessaria una frenatura aggiuntiva.


Esempi di categoria di arresto 0 sono:
- interruzione dell'energia elettrica del(dei) motore(i) elettrico(i) della macchina mediante dispositivi di commutazione elettromeccanici;
- scollegamento meccanico (disinnesto) tra gli elementi pericolosi e il(i) loro attuatore(i) della macchina;
- blocco dell'alimentazione di fluido agli attuatori idraulici/pneumatici della macchina;
- interruzione dell'energia necessaria a generare una coppia o una forza in un motore elettrico utilizzando la funzione "Safe torque off" (STO) di un sistema di azionamento in conformità alla IEC 61800-5-2.

Categoria di arresto 1
Arresto di movimenti e di operazioni con l'energia disponibile agli attuatori della macchina per ottenere l'arresto e quindi l'interruzione dell'alimentazione quando e ottenuto l'arresto.

Esempi di categoria di arresto 1 sono:
- decelerazione di movimenti e successiva rimozione dell'energia elettrica per il(i) motore(i) quando il movimento e terminate mediante dispositivi di commutazione
elettromeccanici;
- utilizzo della funzione "Safe Stop 1" (SS1) di un sistema di azionamento in conformità alla IEC 61800-5-2.

Nota 2
Per la rimozione dell'energia, può essere sufficiente rimuovere l'energia necessaria a generare una coppia o una forza. Ciò può essere ottenuto mediante disinnesto, scollegamento, spegnimento o mezzi elettronici
[per esempio un sistema di azionamento (Power Drive System - PDS) in conformità alla IEC 61800-5-2], senza effettuare necessariamente l'isolamento.

4.1.4 Disinserimento (per esempio sgancio) del dispositive di arresto di emergenza

L'effetto di un dispositivo di arresto di emergenza deve essere sostenuto fino a quando l'attuatore del dispositivo di arresto di emergenza non sia state disinserito. Questo disinserimento deve essere possibile solo mediante un'azione umana intenzionale sui dispositivi da cui il comando e state attivato. Il disinserimento del dispositivo non deve riavviare il macchinario, ma solo consentirne il riavvio.

Le istruzioni per l'uso della macchina devono indicare che, dopo l'azionamento e prima del disinserimento del(i) dispositivo(i), il macchinario deve essere ispezionato al fine di rilevare il motivo dell'azionamento.

4.1.5 Attrezzature di arresto di emergenza

Le parti legate alla sicurezza del sistema di comando o di sottosistemi che eseguono la funzione di arresto di emergenza devono essere conformi ai requisiti pertinenti della ISO 13849-1 e/o della IEC 62061.

La determinazione del livello di prestazione (PL) o del SIL richiesto dovrebbe tenere in considerazione lo scopo della funzione di arresto di emergenza, ma il livello minimo richiesto e Plr co SIL 1.

Nota

La funzione di arresto di emergenza può condividere parti legate alla sicurezza con altre funzioni di sicurezza tenendo in considerazione i requisiti della ISO 13849-1 e/o della IEC 62061

4.1.5.2 L'apparecchiatura elettrica che implementa la funzione di arresto di emergenza deve essere in conformità ai requisiti pertinenti della IEC 60204-1.
...

4.1.5.4 L'apparecchiatura pneumatica che implementa la funzione di arresto di emergenza deve essere in conformità ai requisiti pertinenti della ISO 4414 per la progettazione, la costruzione e la modifica di sistemi e dei loro componenti.

4.2 Condizioni operative, influenze ambientali

I componenti, i dispositivi, gli elementi utilizzati per realizzare la funzione di arresto di emergenza devono essere selezionati, assemblati, interconnessi, fissati e protetti per funzionare correttamente nelle condizioni operative e con le influenze ambientali previste, tenendo in considerazione:

- la frequenza di funzionamento e la necessita di prove periodiche, per esempio nel caso di funzionamento saltuario; e
- i vincoli ambientali come, per esempio, vibrazioni, urti, temperatura, radiazioni (per esempio le radiazioni ultraviolette del sole), pioggia, neve, acqua ghiacciata, polvere, corpi estranei, umidità, materiali e fluidi corrosivi.

4.3 Dispositivo di arresto di emergenza

4.3.1 I dispositivi di arresto di emergenza devono essere progettati per essere identificati e azionati con facilita dall'operatore e da altri soggetti che potrebbero avere necessita di azionarli. L'attuatore del dispositivo di arresto di emergenza può essere uno dei seguenti:
a) pulsanti attivati con facilita mediante il palmo di una mano;
b) cavi, funi, barre;
c) maniglie;
d) pedali senza un coperchio di protezione, quando altre soluzioni non sono applicabili.

Nota
Per un dispositivo di scollegamento dell'alimentazione per effettuare un arresto di emergenza, vedere la IEC 60204-1.

4.3.2 Un dispositivo di arresto di emergenza deve essere ubicato:
- in ogni stazione di comando dell'operatore, salvo quando la valutazione del rischio indica che ciò non è necessario;
- in altre ubicazioni, determinate mediante la valutazione del rischio, per esempio:
  - nei punti di ingresso e di uscita;
  - in punti in cui sia richiesto un intervento sui macchinario, per esempio operazioni con una funzione di comando ad azione mantenuta;
  - in tutti i luoghi in cui la progettazione preveda un'interazione tra uomo e macchina (per esempio la zona di carico/scarico) .

I dispositivi di arresto di emergenza devono essere posizionati in modo che siano direttamente accessibili e in grado di essere azionati senza pericoli dall'operatore e da altri soggetti che potrebbero avere necessita di azionarli.

L'attuatore del dispositivo di arresto di emergenza che si prevede debba essere attuato a mano dovrebbe essere installato tra 0,6 m e 1,7 m al di sopra del livello di accesso (per esempio il livello del pavimento, il livello di una piattaforma).
I pedali dovrebbero essere installati in una posizione fissa direttamente al livello di accesso (per esempio a livello del pavimento).

4.3.3 Un dispositivo di arresto di emergenza elettrico deve applicare il principio di azione di apertura diretta con bloccaggio meccanico. I dispositivi di arresto di emergenza elettrici devono essere conformi alla IEC 60947-5-5.

Nota
Un esempio di applicazione del principio di azione di apertura diretta e un dispositivo di arresto di emergenza che utilizza contatti elettrici che sono aperti per mezzo di una connessione rigida diretta al pulsante. Secondo la IEC 60947-5-1, l'azione di apertura diretta (di un elemento di contatto) e la realizzazione della separazione di contatti come risultato diretto di un movimento specifico dell'attuatore di commutazione attraverso membri non resilienti (per esempio, non dipendenti da molle).
...
4.3.6 L'attuatore del dispositivo di arresto di emergenza deve essere di colore ROSSO. Se dietro all'attuatore e presente uno sfondo e nella misura in cui sia possibile, lo sfondo deve essere di colore GIALLO.
I dispositivi di arresto di emergenza devono essere progettati e installati in modo che l'azionamento non possa essere bloccato con facilita mediante mezzi semplici.

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Fig. 1 Colori attuatore

Nota
Ciò può accadere quando oggetti cadono dietro la superficie di azionamento o qualora vi sia l'intenzione di impedire l'azionamento.
Si dovrebbero evitare dispositivi di arresto di emergenza che richiedano una chiave sull'attuatore per essere disinnestati (sbloccati).
Se l'attuatore di un arresto di emergenza può essere disinnestato esclusivamente utilizzando una chiave, per evitare lesioni alle mani, le istruzioni per l'uso della macchina devono descrivere l'utilizzo corretto della chiave e fornire un'avvertenza che la chiave dovrebbe essere solo nell'attuatore del dispositive per disinnestare l'attuatore.

4.3.7 Ne l'attuatore ne lo sfondo dovrebbero essere etichettati con testi o simboli. Se un simbolo è necessario per fornire chiarimenti, si deve utilizzare un simbolo della IEC 60417-5638, vedere figura 2.
Se è necessaria per identificare la direzione di sbloccaggio dell'attuatore (pulsante), questa identificazione deve avere lo stesso o quasi lo stesso colore dell'attuatore (vedere anche IEC 6094-7-5-5).

Nota
L'identificazione dello sbloccaggio (ovvero frecce) potrebbe essere interpretata erroneamente come la direzione di azionamento.

Arresto emergenza simbolo

Fig. 2 Simbolo IEC 60417-5638: arresto di emergenza

Quando i dispositivi di arresto di emergenza sono installati su stazioni di comando dell'operatore rimovibili o senza cavi (per esempio pulsantiere portatili collegabili), sulla macchina deve essere disponibile in maniera permanente (ovvero in una posizione fissa) almeno un dispositive di arresto di emergenza.
...

Le istruzioni per l'uso della macchina devono indicare quale misura e stata applicata per evitare confusione tra i dispositivi di arresto di emergenza attivi o inattivi. Deve essere spiegato il funzionamento corretto di questa misura.
...

4.4 Utilizzo di cavi o funi come attuatori

4.4.1 Se sono utilizzati come attuatori per i dispositivi di arresto di emergenza, i cavi o le funi devono essere progettati e posizionati in modo da essere utilizzabili con facilita. A tale scopo, si deve considerare quanto segue:
- la quantità di flessione necessaria per generare il comando di arresto di emergenza;
- la massima flessione possibile;
- la luce minima tra il cavo o la fune e l'oggetto più prossimo nelle vicinanze;
- la necessità di rendere i cavi o le funi visibili (per esempio mediante l'uso di contrassegni); e
- la forza da applicare e la sua direzione in relazione al cavo o alla fune per azionare il dispositive di arresto di emergenza.
- il colore delle funi e dei cavi deve essere rosso.

Se sono utilizzati per migliorare la visibilità di cavi e funi, i contrassegni devono essere di colore rosso e giallo (per esempio a strisce rosse e gialle o di colore rosso e giallo alternati).

Quando e probabile che si tenti di effettuare l'azionamento tirando il cavo lungo il suo asse, la trazione del cavo in entrambe le direzioni deve generare il comando di arresto di emergenza.
...
4.4.4 Le istruzioni per l'uso della macchina devono indicare che, dopo l'azionamento e prima del disinserimento, il macchinario deve essere ispezionato lungo tutta la lunghezza del cavo o della fune al fine di rilevare il motivo dell'azionamento. Devono essere descritte informazioni come l'installazione del cavo o della fune e la regolazione successiva.

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Fig. 3 attuatore a fune

4.5 Prevenzione di azionamenti accidentali di un dispositivo di arresto di emergenza

Il dispositivo di arresto di emergenza deve essere progettato per evitare azionamenti accidentali.

Per quanta possibile, gli azionamenti accidentali devono essere evitati mediante l'ubicazione piuttosto che mediante l'utilizzo di altre misure progettuali di applicazione.
L'azionamento del dispositive di arresto di emergenza non deve essere ostacolato. Per impedire azionamenti accidentali del dispositive di arresto di emergenza, si possono adottare alcune precauzioni, per esempio:

- ubicare il dispositivo di arresto di emergenza lontano da zone a traffico prevedibilmente intense;
- selezionare il tipo di dispositivo di arresto di emergenza;
- selezionare la dimensione o la forma appropriata del dispositivo di arresto di emergenza; oppure
- installare il dispositivo di arresto di emergenza all'interno di una superficie incassata nel quadro di comando circostante.

L'utilizzo di un colletto di protezione attorno al dispositivo di arresto di emergenza dovrebbe essere evitato, tranne quando necessaria per impedire l'azionamento
accidentale e altre misure non sono possibili.

Un colletto di protezione non deve presentare spigoli vivi o bordi taglienti o superfici ruvide che potrebbero procurare lesioni. Angoli e bordi devono essere sbavati e le superfici devono risultare lisce al tatto.
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Fig. 4 Attuatore con colletto di protezione

Per i dispositivi di arresto di emergenza destinati a essere azionati manualmente, le misure contro l'azionamento accidentale non devono impedire od ostacolare l'azionamento con il palmo della mano da ogni posizione prevedibile dell'operatore della macchina e di altri soggetti che potrebbero avere necessita di azionarli.

 

APPENDICE ZA
La presente norma europea e stata elaborata nell'ambito di un mandate conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio per fornire un mezzo per soddisfare il requisito essenziale 1.2.4.3 della Direttiva del Nuovo Approccio 2006/42/CE relativa ai macchinari

Cerifico Srl - IT | Rev. 1.0 2021
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Matrice Revisioni

Rev. Data Oggetto Autore
1.0 13.05.2021 Aggiornamento normativo da EN ad IT
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0.0 25.06.2018 --- Certifico Srl

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