
Prevenzione incendi strutture sanitarie - RT V. 11 CPI / INAIL 2025
ID 24847 | 04.11.2025 / In allegato
Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie - La Regola Tecnica Verticale V. 11 del Codice di prevenzione incendi
Nella presente pubblicazione viene affrontata la ristrutturazione e l'ampliamento di un ospedale esistente utilizzando e confrontandone gli esiti risultanti, sia mediante il d.m. 18 settembre 2002 e s.m.i. (regola tecnica tradizionale pre Codice) che secondo la V.11, "nuova" regola tecnica verticale, che integra, in base alle proprie specificità, le imprescindibili e ineludibili indicazioni fornite dalla regola tecnica orizzontale costituita dal Codice. __________
INDICE
Introduzione Obiettivi Le differenze tra l'approccio prescrittivo e quello prestazionale Il Codice di prevenzione incendi Strutture sanitarie - la normativa applicabile Il d.m. 18 settembre 2002, come aggiornato dal d.m. 19 marzo 2015 La Regola Tecnica Verticale V.11 Caso studio: ristrutturazione e ampliamento di un ospedale
Descrizione Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi Premessa metodologica Oggetto degli interventi da eseguire Progettazione antincendio con il d.m. 18 settembre 2002 e s.m.i. Riferimenti normativi Scopo e campo di applicazione Obiettivi Disposizioni tecniche Applicazione delle disposizioni tecniche
Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle strutture sanitarie, pubbliche e private
Titolo I - Definizioni e classificazione Generalità Termini, definizioni e tolleranze dimensionali Classificazione delle aree delle strutture sanitarie Rinvio a norme e criteri, di prevenzione incendi Titolo II - Strutture di nuova costruzione che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o in regime residenziale a ciclo continuativo e/o diurno Ubicazione Generalità Comunicazioni e separazioni Accesso all’area Accostamento mezzi di soccorso Caratteristiche costruttive Resistenza al fuoco delle strutture e dei sistemi di compartimentazione Reazione al fuoco dei materiali Compartimentazione Limitazioni alle destinazioni d’uso dei locali Scale Ascensori e montacarichi 87 Montalettighe utilizzabili in caso di incendio Misure per l’esodo in caso di emergenza Affollamento Capacità di deflusso Esodo orizzontale progressivo Sistemi di vie d’uscita Lunghezza delle vie d’uscita al piano Caratteristiche delle vie d’uscita Larghezza delle vie di uscita Larghezza totale delle vie d’uscita Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi Numero di uscite Aree ed impianti a rischio specifico Generalità Locali adibiti a depositi e servizi generali Locali adibiti a deposito di materiale combustibile per le esigenze giornaliere dei reparti Locali destinati a deposito di materiale combustibile aventi superficie ≤ a 50 m2 Locali destinati a deposito di materiale combustibile con superficie ≤ 500 m2 Depositi di sostanze infiammabili Locali adibiti a servizi generali (laboratori di analisi e ricerca, laboratori o locali ove si detengono, impiegano o manipolano sostanze radioattive, lavanderie, sterilizzazione, inceneritori, ecc.). Impianti di distribuzione dei gas Distribuzione dei gas combustibili Distribuzione dei gas medicali Impianti di condizionamento e ventilazione Generalità Impianti centralizzati Condotte aerotermiche Dispositivi di controllo Schemi funzionali Impianti localizzati Impianti elettrici Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi Generalità Estentitori Impianti di estinzione incendi Reti naspi e idranti Generalità Tipologia degli impianti Caratteristiche prestazionali e di alimentazione Impianto di spegnimento automatico Impianti di rivelazione, segnalazione e allarme Generalità Caratteristiche Sistemi di allarme Segnaletica di sicurezza Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio Generalità Procedure da attuare in caso di incendio Centro di gestione delle emergenze Informazione e formazione Istruzioni di sicurezza Istruzioni da esporre a ciascun piano Istruzioni da esporre nei locali cui hanno accesso degenti, utenti e visitatori Problematiche inerenti l’applicazione della RT tradizionale
Progettazione antincendio con il Codice di prevenzione incendi
Riferimenti normativi Classificazione dell’attività La metodologia generale Scopo della progettazione Obiettivi di sicurezza Valutazione del rischio d’incendio per l’attività Valutazione del rischio residuo Attribuzione dei profili di rischio Strategia antincendio per la mitigazione del rischio Attribuzione dei livelli di prestazione alle misure antincendio Individuazione delle soluzioni progettuali
Reazione al fuoco Resistenza al fuoco
Calcolo del carico di incendio specifico di progetto (par. S. 2.9)
Compartimentazione
Progettazione dei compartimenti antincendio Realizzazione dei compartimenti antincendio Distanza di separazione per limitare la propagazione dell’incendio Ubicazione Comunicazioni tra attività
Esodo
Dati di ingresso per la progettazione del sistema d’esodo Requisiti antincendio minimi per l’esodo La progettazione del sistema d’esodo Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche per l’esodo Verifica di rispondenza del sistema d’esodo alle caratteristiche di cui al par. S.4.5 Esodo orizzontale progressivo Segnaletica variabile e illuminazione adattiva
Gestione della sicurezza antincendio (GSA)
GSA nell’attività in esercizio GSA nell’attività in emergenza Esempi di procedure attuative del piano di emergenza ed evacuazione
Controllo dell’incendio Rivelazione ed allarme Controllo fumi e calore Operatività antincendio Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio
Altre indicazioni (par. V.11.6) Regole tecniche verticali di servizio (Capp. V.1, V.2, V.3 e V.13)
Confronto tra gli esiti delle due progettazioni Considerazioni a commento Bibliografia Fonti immagini
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Info / download
Fonte: INAIL
Collegati Prevenzione incendi ospedali | Scadenze adeguamento Decreto Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151 Codice Prevenzione Incendi DM 3 agosto 2015 | RTO II


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